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TICINODocenti del Liceo Lugano 1 contro la riforma della Cassa pensione dei dipendenti dello Stato

12.11.10 - 14:09
Docenti del Liceo Lugano 1 contro la riforma della Cassa pensione dei dipendenti dello Stato

LUGANO - I docenti del Liceo di Lugano 1 firmatari della presente sostengono la manifestazione indetta dal Sindacato VPOD per il pomeriggio di mercoledì 17 novembre, alle ore 17, in Piazza Governo a Bellinzona, per esprimere il dissenso dei dipendenti pubblici in merito alla prevista revisione della Cassa pensione dei dipendenti del Cantone Ticino.

Il cambiamento della Cassa pensioni dello Stato, dal primato delle prestazioni a quello dei contributi, sarà penalizzante, sostengono i docenti, per i lavoratori: "esso significa che i rischi dell’andamento degli investimenti della Cassa andranno totalmente a carico degli assicurati, mentre oggi vengono ripartiti in modo equo tra datore di lavoro e assicurati".

Inoltre il modello pensionistico ticinese proposto, pur essendo superiore al minimo di legge federale, considerato molto basso, sarebbe penalizzante in particolare per i docenti cantonali e apparirebbe in netto ritardo rispetto ad esempio a quelli del Canton Zurigo e della Confederazione.

Tra i più toccati dalla manovra, proprio i docenti cantonali. "Per decenni ci è stato ripetuto che in Ticino i docenti e gli impiegati cantonali avevano sì i salari più bassi del Paese, ma che in compenso godevano di prestazioni pensionistiche d’avanguardia. Ora si vuole eliminare anche l’unico vantaggio di cui disponiamo. Dato che le prestazioni post-lavorative sono parte integrante delle condizioni contrattuali, questo equivale a diminuire ulteriormente l’attrattiva della nostra professione". Forti perplessità sorgono pure dal congelamento del salario assicurato per i dipendenti oltre i 50 anni nel 2012.

Da anni, in Ticino, si discute del problema di reperire candidati validi per l'insegnamento. Il Direttore del DECS Gabriele Gendotti, ha più volte pubblicamente affermato che è indispensabile aumentare il salario dei docenti. "A questo punto" concludono i docenti luganesi "chiediamo al Consiglio di Stato di rivedere almeno gli aspetti più penalizzanti contenuti nella revisione della Cassa pensioni: il blocco del carovita sulle rendite fino al 15% cumulato, la mancanza di una garanzia dello Stato in merito ad una resa minima nel tempo del capitale degli assicurati, il miglioramento degli accrediti di vecchiaia".

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