Cerca e trova immobili

TICINONo alla legge stipendi, il Partito Socialista: "Sistema salariale superato"

04.11.10 - 12:39
No alla legge stipendi, il Partito Socialista: "Sistema salariale superato"

BELLINZONA - Il Partito Socialista sostiene il referendum contro la nuova legge stipendi e invita la popolazione a votare no a questa modifica. Questa mattina il Partito Socialista ha spiegato le ragioni del No in una conferenza stampa. Il Partito Socialista ritiene che questa "nuova legge creerà disparità all’interno dell’amministrazione cantonale, copiando un modello dell’economia privata (quello dei bonus) che si è rivelato totalmente inadeguato".

Il Partito Socialista sostiene un sistema salariale trasparente ed equo e per questo si oppone alla nuova legge stipendi.
Il sistema salariale basato sul presunto e soggettivo merito, proposto per i soli impiegati, è una fuga in avanti, che peggiorerà il lavoro dell’Amministrazione cantonale anziché migliorarlo. Sbagliando strumento nella politica del personale si investiranno risorse invano, senza ottenere risultati positivi e perdendo tanto tempo.

Per il Partito socialista occorre invece investire nella formazione continua, nella valorizzazione dell’autonomia professionale, nella responsabilizzazione e nella promozione della mobilità degli impiegati, come pure nella partecipazione delle commissioni di settore del personale alla definizione di obiettivi di riorganizzazione amministrativa e di miglioramento delle procedure di lavoro. Imporre un sistema salariale non capito e contestato dal basso è quanto di più sbagliato si possa fare in questo momento.

Con questa modifica si creerà un doppio sistema salariale, uno per i docenti e uno per gli impiegati, con questa doppia scala salariale e i diversi meccanismi salariali che saranno introdotti, si crea una disparità di trattamento tra le due categorie di dipendenti cantonali. Una situazione sicuramente anomala che non migliora la qualità del lavoro e del servizio a favore dei cittadini. 

Il nuovo sistema salariale si presenta in modo molto opaco, il rischio è quello di aumentare il divario tra i redditi altri e quelli bassi dell’amministrazione pubblica. Altro elemento che non contribuisce migliorare ne la qualità, ne il clima di lavoro.

Secondo i socialisti "l’impostazione del nuovo sistema salariale è superata e idealizza un sistema che durante la crisi economica ha mostrato i suoi limiti. Secondo i fautori nella nuova legge stipendi non vi sono bonus salariali sul modello delle banche. In realtà in base al nuovo articolo 7a il Governo potrà dare un bonus annuo (“gratificazione straordinaria”) senza alcun limite superiore, contrariamente all’attuale art. 7a. Inoltre, sempre contrariamente alla situazione attuale, il Governo potrà dare il bonus anche agli alti funzionari dirigenti inseriti nelle nuove classi tra i 165.000 e i 225.000 Fr. Si tratta tecnicamente del medesimo tipo di bonus che finisce nelle tasche dei dirigenti bancari: ossia versamenti una tantum senza limiti superiori".

"Va sicuramente anche detto - si legge nella nota - che riconoscere e promuovere il merito di persone che lavorano con senso di responsabilità e impegno per la cosa pubblica è sicuramente cosa buona e giusta, ma va fatto con altri strumenti. Bisogna evitare di usare strumenti che lasciano spazi di apprezzamento ampi e poco chiari e che possono portare a favoritismi e disfunzioni nel servizio al pubblico. Il peggioramento del clima lavorativo e la poca chiarezza nell’applicazione del merito rischia in questo senso di non favorire un servizio pubblico di qualità".
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE