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BELLINZONAContro l'aumento delle Casse Malati, in centinaia i partecipanti

30.10.10 - 16:32
La manifestazione, organizzata dai Verdi ticinesi, è appoggiata oltre che dai sindacati anche dalla sinistra, dall'Ordine dei medici e dalla Lega
Ti-Press
Contro l'aumento delle Casse Malati, in centinaia i partecipanti
La manifestazione, organizzata dai Verdi ticinesi, è appoggiata oltre che dai sindacati anche dalla sinistra, dall'Ordine dei medici e dalla Lega

BELLINZONA - Si è tenuta nel pomeriggio la manifestazione contro l'aumento delle Casse Malati in Ticino alla quale hanno partecipato in centinaia. La manifestazione, organizzata dai Verdi ticinesi e appoggiata oltre che dai sindacati anche dalla sinistra, dall'Ordine dei medici e dalla Lega, è voluta per protestare contro l'aumento che dal primo gennaio 2011 interesserà i ticinesi che dovranno sborsare in media il 6,4% in più rispetto al 2010.

Nel corso della manifestazione il coordinatore dei Verdi Sergio Savoia ha puntato il dito contro Ppd, Plr e Udc, i partiti assenti che non hanno aderito ufficialmente alla protesta.

"La Lega dei Ticinesi si batte contro i furti dei cassamalatari da 15 anni - ha affermato Giuliano Bignasca - La battaglia contro le rapine dei cassamalatari fa parte della storia della Lega. E’ una delle nostre battaglie più importanti, da quando esistiamo come movimento politico. Non è certo per opportunismo dell’ultimo momento che siamo qui, come qualcuno ha cercato di insinuare. Fin dal 1996 la Lega si è opposta alla LAMal. Nel 2001 abbiamo raccolto 10mila firme per creare una cassa malati pubblica, con premi accessibili a tutti". Bignasca ha sottolineato l'importanza di una cassa malati pubblica, anche con un importante contributo da parte della Confederazione.

Durante il suo intervento Matteo Pronzini, sindacalista, in rappresentanza del Movimento per il Socialismo ha dichiarato: "L’esperienza ci insegna che sono le mobilitazioni sociali e politiche o forse meglio l’autorganizzazione sociale e politica dei cittadini e dei salariati la via migliore e più sicura per ottenere ciò che si rivendica. Il nostro augurio è che questa manifestazione sia solo la prima di molte altre su questo importante tema".

Nel suo discorso il sindacalista ha voluto sottolineare il rapporto tra condizioni di lavoro e salute: "In Svizzera vi è una disuguaglianza sociale nella salute! In Svizzera, negli anni ’90, un uomo di 30 anni con un livello di formazione corrispondente alla scuola obbligatoria aveva una speranza di vita inferiore di 7 anni rispetto ad una persona con una formazione di livello universitario".

In uno studio del 2008, l’Organizzazione mondiale della salute (Oms) riconduce questa situazione ad una “ripartizione ineguale del potere, dei redditi, dei beni e di servizi”, così come dalle “ingiustizie derivanti dalle condizioni di vita concrete degli individui”. La conclusione dell’Oms è implacabile: “L’ingiustizia sociale uccide su larga scala".

Foto Ti-Press

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