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BELLINZONA"Stiamo diventando la barzelletta del Ticino"

15.09.10 - 08:05
Salari bassi, personale ridotto all'osso, radio che non vanno. E un comandante sempre più contestato. Giovanni Martignoni, consigliere comunale: "Nonostante i buoni propositi, non è cambiato nulla. Anzi. Va sempre peggio".
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"Stiamo diventando la barzelletta del Ticino"
Salari bassi, personale ridotto all'osso, radio che non vanno. E un comandante sempre più contestato. Giovanni Martignoni, consigliere comunale: "Nonostante i buoni propositi, non è cambiato nulla. Anzi. Va sempre peggio".

BELLINZONA – “Stiamo diventando la barzelletta del Ticino. Nessuno vuole più fare l’agente a Bellinzona. E nonostante le promesse non è cambiato nulla. Anzi, va sempre peggio”. Parole amare quelle del consigliere comunale indipendente bellinzonese Giovanni Martignoni. In dote porta una serie infinita di documenti. Frutto di due anni di indagini e sondaggi tra il personale della polizia comunale. “Ci sono un sacco di cose che non vanno – sostiene –. Le aveva già evidenziate l’audit di qualche tempo fa. Invano. La riforma della polizia dovrebbe entrare in vigore a gennaio 2011. Ma non accadrà. Prima bisogna alzare gli stipendi e potenziare il personale. Altrimenti l’emorragia continuerà”.

Personale e salari ridotti all’osso - C’è confusione nella capitale. Insicurezza. A poco sembra essere servito l’audit sulla polizia che costerà al contribuente parecchi soldi e che aveva peraltro evidenziato aspetti già noti. L’ultimo segnale di incertezza arriva dalla decisione del Municipio di riaprire il concorso per la nomina di vice-comandante. Restano in sospeso le questioni legate alle nomine del responsabile dell’antidroga e del capo dei servizi generali. Così come quella legata alle accuse di mobbing nei confronti del comandante. “Gli ultimi concorsi sono stati disertati dai candidati esterni – dice Martignoni –. Ed è normale. In altri comuni un normale agente guadagna anche 900 franchi al mese in più. Negli scorsi giorni ho letto sulla stampa che si sarebbe finalmente deciso di adeguare i salari. Ebbene, non è vero assolutamente. Si tratta solamente di una proposta, nulla di veramente concreto. Inoltre bisogna considerare che da noi il personale è sottodimensionato. Abbiamo 18 agenti, quando ne servirebbero almeno 25. Basta che uno sia assente per malattia che si fa fatica a coprire le 24 ore. Con queste premesse lo stress è all’ordine del giorno”. Come se non bastasse ci sono anche problemi con le apparecchiature. “Da diverso tempo – precisa Martignoni – le radio della polizia non funzionano. Gli agenti per comunicare tra di loro sono costretti a usare il loro telefonino. Se n’era parlato molto in passato. E non si è ancora messa in atto una soluzione”.

Futuro incerto – Il futuro per la polizia comunale di Bellinzona è un’enorme incognita. “Tra qualche anno dovrebbe esserci la cosiddetta polizia regionale – sostiene il consigliere comunale indipendente –. E Bellinzona dovrebbe fare da traino. Ma non ci sono i presupposti per porre simili basi”.

Patrick Mancini

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