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TICINO/SVIZZERAMusica sul telefonino: "Ogni cellulare costerà 100 franchi in più".

23.08.10 - 11:13
Philippe Nantermod, vice presidente dei Giovani Liberali-Radicali in Svizzera lancia l'allarme: "Troppe tasse inutili. La gente apra gli occhi".
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Musica sul telefonino: "Ogni cellulare costerà 100 franchi in più".
Philippe Nantermod, vice presidente dei Giovani Liberali-Radicali in Svizzera lancia l'allarme: "Troppe tasse inutili. La gente apra gli occhi".

BERNA – “Vedrete, con la tassa applicata ai telefonini che permettono di ascoltare musica, tra un po’ i cellulari costeranno cento franchi in più”. È il grido di rabbia di Philippe Nantermod, vice presidente dei Giovani Liberali Radicali in Svizzera. Il suo movimento ce l’ha con la Commissione arbitrale per i diritti d’autore che a marzo ha deciso di introdurre una tassa di 30 centesimi per ogni gigabyte su ogni apparecchio. Attualmente la questione è ferma a causa di un ricorso inoltrato a giugno al Tribunale amministrativo federale dalla SWICO, l’associazione che raggruppa i fornitori di tecnologie. “Ma una decisione definitiva sarà presa entro pochi mesi – fa notare Nantermod –. La gente deve aprire gli occhi”.

Un problema a monte - A esigere questa nuova tassa era stata la SUISA, la società svizzera per i diritti d’autore delle opere musicali. Una mossa pensata per combattere la pirateria. “Ma il problema sta a monte – riprende Nantermod –. Tanta gente scarica la musica illegalmente da internet. È lì che non si è stati capaci di porre delle regole chiare. Di applicare delle strategie valide. E adesso si cerca di rimediare con questi espedienti a una situazione fattasi incontrollabile. Sono state le grandi compagnie che si occupano del mercato della musica a sottovalutare il problema. Non è giusto che adesso a pagare per queste ingenuità siano i consumatori”. Perché secondo i Giovani Liberali Radicali a medio termine saranno proprio le persone comuni a fare le spese di questa situazione. “Ora il problema non lo si capisce ancora molto – sottolinea il giovane politico –. Al contrario, è facile banalizzare questa tassa, giudicandola come irrisoria. Ma tra qualche anno potremmo essere confrontati con una situazione paradossale. I telefonini infatti hanno sempre più memoria. Arriveranno in poco tempo a capacità che oscilleranno tra i 300 e i 400 gigabyte. Significa che prima o poi potremmo essere costretti a pagare una tassa di circa cento franchi per ogni cellulare. Ma per quale motivo? Non tutti, infatti, usano il telefonino per ascoltare musica. Anzi. Lo ripeto: non è a questi livelli che bisogna applicare una tassa”.

Tutti pirati - Oltre ai Giovani Liberali Radicali, tra gli altri, c’è anche il Partito pirata svizzero ad appoggiare i ricorso della SWICO. Per Nantermod la questione della pirateria va presa con le pinze e, soprattutto, contestualizzata. “Con una tassa del genere – sostiene – si parte dal presupposto che tutti siano dei ‘pirati’. È irrispettoso. È come se andando al supermercato pagassimo un supplemento a causa dei ladri che ogni tanto entrano a rubare. Non bisogna dimenticare che molta gente acquista la musica legalmente. Nei negozi di dischi o sui siti legali in internet. E in queste occasioni si pagano già delle tasse sui diritti d’autore”.

Patrick Mancini

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