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LUGANO"Siamo sposati, ma non ci siamo mai amati". Storia di un matrimonio per interesse

17.08.10 - 12:20
Un ticinese, per amicizia, ha preso in moglie una ragazza sudamericana: "Viviamo insieme da anni, senza baci e senza sesso". In Ticino sono circa un migliaio all'anno i matrimoni misti: ma quanti di questi nascono per amore?
Keystone Gaetan Bally
"Siamo sposati, ma non ci siamo mai amati". Storia di un matrimonio per interesse
Un ticinese, per amicizia, ha preso in moglie una ragazza sudamericana: "Viviamo insieme da anni, senza baci e senza sesso". In Ticino sono circa un migliaio all'anno i matrimoni misti: ma quanti di questi nascono per amore?

LUGANO – Lui è un uomo ticinese, vicino alla pensione. Con un buon lavoro e una buona posizione sociale. Lei è una donna sudamericana, molto più giovane, con un figlio avuto da una precedente relazione e un passato difficile. Sono sposati, vivono insieme in un appartamento di Lugano. “Eppure non ci siamo mai amati veramente”, spiega lui. Il loro è stato un matrimonio particolare. Per amicizia. Solidarietà. Ma senza amore. “Mi aveva colpito la sua situazione – riprende l’uomo –, da quel posto lei doveva andarsene. Lei era una bella donna, ma ha subito detto che fisicamente non la attraevo. Eppure, non riuscivo ad abbandonarla così. Questo matrimonio per me rappresentava la possibilità di evitare una vecchiaia in solitudine”.

L’incontro - I due si sono conosciuti una decina d’anni fa, quando lui si trovava in vacanza nel Paese di lei. “Io viaggiavo spesso da solo – ammette il ticinese –. Quando la vidi, in un bar del posto, capii subito che c’era feeling. Sono uno che, comunque, ha bisogno di compagnia. Ho paura di restare solo”. L’uomo frequenta la donna per due settimane. Poi, scocca l’ora del rientro in Svizzera. Con una promessa. Quella di tenersi in contatto. Sembra la solita frase di circostanza, invece, accade veramente. Quattro mesi più tardi lui torna a trovarla. La situazione di lei è sempre più delicata: l’ex compagno, da cui ha avuto un figlio, le rende la vita impossibile. In più il lavoro scarseggia e i rapporti con la famiglia sono pessimi. “Non ci ho pensato troppo – dice il nostro interlocutore – e le ho chiesto di venire in Svizzera. Sapevo che non avrei mai potuto avere una storia d’amore con lei. Ma del resto con le donne, tra delusioni e sofferenze, avevo chiuso già da un po’. Il lavoro per me era tutto. Una volta andato in pensione, cosa avrei fatto? Non avrei sopportato di diventare vecchio senza avere qualcuno con cui vivere dei momenti felici”.

Il matrimonio – Il matrimonio arriva qualche mese più tardi. Gli amici di lui mormorano e si chiedono quanto durerà. Sono in molti a sostenere che, dopo il “periodo limite” imposto dalla legge i due si lasceranno. Invece, dopo quasi dieci anni la coppia è ancora unita. In modo paradossale, ma unita. “Non abbiamo mai fatto sesso e non ci siamo mai baciati – fa notare l’uomo –. Ma parliamo tantissimo. Lei è la mia confidente. E io sono il suo. A me basta questo. E non penso che lei continui a restare con me solo per gratitudine. Credo che ci sia comunque affetto. Anche se lei è libera di avere tutti gli uomini che vuole. Io nella sua vita ‘privata’ non mi immischio. L’importante è che non mi abbandoni”. E poi puntualizza: “Ci sono un sacco di coppie che non fanno più sesso, dopo anni di matrimonio. Non vedo dunque come un problema il fatto che non andiamo a letto insieme. A volte dormiamo nella stessa stanza. Altre in stanze separate. Ma va bene così”. Il nostro interlocutore non ha paura di essere perseguito dalle legge a causa della sua unione con la donna sudamericana. “No, perché noi non ci siamo sposati pensando di separarci appena scadeva il tempo base. Il nostro è stato una specie di patto a tempo indeterminato. Io l’avrei tolta dai guai, regalandole una vita degna di essere vissuta, in un altro Paese. Lei mi avrebbe fatto compagnia. Dopo un sacco di tempo viviamo ancora insieme, in assoluta libertà. Un motivo ci sarà”.

p.m.

Foto Keystone Gaetan Bally

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