Il celebre commentatore sportivo della Rsi Armando Ceroni non potrà seguire l'evento in Sudafrica. La sua colpa? Un'intervista non autorizzata a Ottmar Hitzfeld trasmessa su Rsi2 giovedì scorso
COMANO - E' giunta soltanto in serata la conferma secondo cui il celebre giornalista e commentatore sportivo della Rsi Armando Ceroni non potrà seguire l'evento in Sudafrica, in occasioni dei primi mondiali di calcio organizzati nel continente africano.
In una nota stampa della Radio Televisione Svizzera si spiega che a Ceroni è stato revocato nella giornata di oggi l'accredito di giornalista Rsi per la spedizione sudafricana in quanto egli ha fatto un'intervista, trasmessa dalla Rsi 2 nella giornata di giovedì, non autorizzata a Ottmar Hitzfeld, selezionatore della squadra nazionale svizzera di calcio.
Un'intervista che - si legge nella nota - "ha rischiato di compromettere i rapporti con la nazionale". "Rapporti già in partenza delicati, e concordati da tempo".
La copertura dei campionati mondiali di calcio in Sudafrica - viene spiegato dalla Rsi - rientra in un'operazione nazionale della SRG SSR idée suisse gestita sotto la regia e la responsabilità della BUS (Business Unit Sport), l'organizzazione mantello nazionale della SRG SSR che cura, per le quattro regioni linguistiche, tutti gli aspetti legati ai grandi eventi sportivi: acquisizione dei diritti, organizzazione, logistica, accordi con le diverse federazioni per pianificare tempi, luoghi e personaggi da intervistare, e cosi via.
La violazione dell'accordo di Ceroni ha quindi spinto la direzione della Rsi a revocare, appunto, l'accredito al giornalista che, di conseguenza, non potrà seguire i mondiali sul posto. Un brutto colpo per i tanti simpatizzanti che dovranno rinunciare ad ascoltare il commento di un giornalista sportivo come Armando Ceroni, che con i suoi aneddoti e il suo linguaggio colorito, ha saputo conquistarsi una certa celebrità tra i volti noti della Rsi.
Foto d'apertura: Keystone / Epa Marcus Brandt