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COMO - Il Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, al termine di una complessa attività di indagine nei confronti di una società operante nel settore del commercio di prodotti informatici, con sede nella provincia di Como, ha scoperto una maxi frode fiscale internazionale di oltre 80 milioni di euro alle imposte dirette e di 30 milioni di euro all’I.V.A.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, ha portato alla denuncia di tre persone per frode fiscale realizzata attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture false, l’occultamento dell’intero impianto contabile e la mancata presentazione delle dichiarazioni obbligatorie ai fini imposte dirette ed I.V.A.
L'indagine, partita da una precedente operazione del 2008, ha riscontrato una serie di anomalie nella gestione societaria, tra le quali l'esterovestizione, ossia localizzazione fittizia della residenza fiscale di una società italiana in uno stato estero a fiscalità agevolata, al fine di sottrarsi agli adempimenti tributari previsti – al contrario -dall’ordinamento italiano.
