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TicinoPOLITICA: Riecco il partito liberalsocialista... con un Manifesto

19.10.01 - 17:17
Il partito liberalsocialista ha presentato pubblicamente il venerdì 19 ottobre 2001 il Manifesto liberalsocialista.
POLITICA: Riecco il partito liberalsocialista... con un Manifesto
Il partito liberalsocialista ha presentato pubblicamente il venerdì 19 ottobre 2001 il Manifesto liberalsocialista.
Il Manifesto dei liberalsocialisti definisce gli ideali che animano i liberalsocialisti e li portano ad agire nella società.

Il Manifesto liberalsocialista, che contempla 12 punti, non è un programma di azione politica: esso delinea una visione del mondo fondata sulla capacità umana di generare idee e di realizzarle, agendo in modo volontario e responsabile.

Uno sguardo senza pregiudizi sul mondo, simile a quello di un essere umano che si affaccia con meraviglia alla vita, è il punto di partenza e il metodo di analisi della realtà.

La visione liberalsocialista si nutre degli ideali di libertà, giustizia sociale e fraternità umana.

L’aria pura, l’acqua incontaminata e la terra fertile sono gli obiettivi permanenti e condizioni di vita necessarie ad una civiltà umana in armonia con le forze della natura.

L’amore per le foreste, i fiumi, i laghi, i mari, la flora e la fauna é il primo dei sentimenti che affiora alla coscienza.

L’agricoltura e l’allevamento devono rispettare le leggi di natura, garantendo la fertilità delle terre e la salute degli animali.

Per i liberalsocialisti la promozione della salute individuale va perseguita ponendo attenzione accresciuta all’alimentazione umana e alla qualità di vita.

L’elevazione intellettuale e spirituale di ogni persona passa attraverso la diffusione della cultura e la trasmissione del sapere, alfine di sviluppare una civiltà fondata sui valori dell’umanesimo e della ragione.

I diritti fondamentali dell’uomo devono essere garantiti sempre e in ogni circostanza, per favorire l’emancipazione individuale e quella di tutti i popoli.

I metodi d’azione politica dei liberalsocialisti saranno sempre non violenti, tolleranti, democratici e coraggiosi.

Va promossa la cooperazione e solidarietà tra le persone anche nell’ambito economico.

Il lavoro umano può e deve diventare il mezzo di affermazione della propria autonomia e dignità individuale.

Nuova idea forte nei rapporti tra i popoli e gli Stati è quella dell’interdipendenza, per garantire pace e sicurezza.

Il Manifesto liberalsocialista indica infine che per continuare con gioia la sua avventura sul pianeta terra, gli esseri umani devono sviluppare in modo consapevole un reciproco amore compassionevole.

MANIFESTO LIBERALSOCIALISTA

1. La libertà, la giustizia sociale e la fraternità umana sono gli ideali che ci animano e ci spingono ad agire nella società.

2. L’aria pura, l’acqua incontaminata e una terra fertile sono gli obiettivi permanenti e le condizioni di vita necessarie ad una civiltà umana in armonia con le forze della natura.

3. Amiamo e vogliamo proteggere le foreste, i fiumi, i laghi, i mari, la flora e la fauna, salvaguardando così l’equilibrio ecosistemico.

4. Vogliamo che l’agricoltura e l’allevamento rispettino le leggi naturali, garantendo la fertilità del terreno e la salute degli animali.

5. Vogliamo promuovere la salute di ognuno, ponendo attenzione all’alimentazione e alla qualità di vita.

6. La diffusione della cultura e la trasmissione del sapere sono gli strumenti che favoriscono l’elevazione intellettuale e spirituale alfine di sviluppare una civiltà fondata sui valori dell’umanesimo e della ragione.

7. L’emancipazione individuale e quella di tutti i popoli va perseguita incessantemente. I diritti fondamentali dell’uomo vanno pertanto garantiti ed attuati sempre e in ogni circostanza.

8. I metodi di un’azione politica corretta saranno sempre non violenti, tolleranti, democratici e coraggiosi. Vogliamo stimolare la libera partecipazione alla vita politica e sociale nella comunità in cui si vive.

9. Ci adopereremo per promuovere la cooperazione e la solidarietà tra le persone non solo nell’ambito sociale e politico, ma anche in quello economico.

10. Il lavoro umano, sotto tutte le sue forme, può e deve diventare il mezzo per affermare la propria autonomia e dignità individuale.

11. L’interdipendenza tra i popoli e gli Stati rappresenta la condizione necessaria per perseguire la pace e garantire la sicurezza.

12. Lo sviluppo di un’autocoscienza collettiva e l’affermazione e diffusione, nelle relazioni tra gli uomini e tra i popoli, di un reciproco amore compassionevole permetteranno all’essere umano di continuare con gioia la sua avventura sul pianeta terra.

Sviluppo al MANIFESTO LIBERALSOCIALISTA

Il manifesto (liberalsocialista) definisce quali sono gli ideali che “animano” (cioè che ispirano) i liberalsocialisti e che li portano ad “agire nella società”. Non si tratta di una visione ideologizzata della realtà né di una concezione filosofico-morale rigida e deterministica, bensì di una “scelta etica ideale”, che muove da una visione del mondo fondata sulla capacità umana di generare idee e di realizzarle, agendo in modo volontario e responsabile.

Il Manifesto liberalsocialista volutamente non indica quali potranno in futuro essere i programmi politici del movimento liberalsocialista, ma si limita a definire quali debbano essere i fini ultimi da raggiungere e soprattutto i metodi da adottare. 1. La libertà, la giustizia sociale e la fraternità umana sono gli ideali che ci animano e ci spingono ad agire nella società.

A distanza di oltre duecento anni dalla Rivoluzione francese, il motto libertà, uguaglianza e fratellanza rimane di straordinaria attualità. Se il mondo occidentale ha, con alterna fortuna, messo in pratica questi importanti ideali, nel resto del mondo sono tuttora poco conosciuti. Eppure sono le fondamenta imprescindibile per la costruzione della società di questo secolo, e non solo nei Paesi industrializzati. I processi di democratizzazione che stiamo vivendo negli ultimi decenni, dalla caduta del Muro di Berlino, fino all’apertura al mondo degli ultimi regimi comunisti (la Cina fra tutti) sono l’ ineludibile dimostrazione del successo degli ideali della Rivoluzione francese.

Nella nostra piccola e fortunata Svizzera, parlare di conquista della libertà, all’inizio del terzo millennio, potrebbe apparire di primo acchito anacronistico. Nel nostro conosciuto tutti noi riteniamo data e garantita ogni forma di libertà. Questa presunzione conduce però ad un comportamento conservatore. Si travisa il senso stesso di libertà, si tende ad elaborare un pensiero che associa la libertà ad una conquista intesa come un punto di arrivo. Nulla di più errato. La libertà rappresenta non solo la massima aspirazione individuale e della società, ma soprattutto il mezzo (lo strumento metodologico) indispensabile per affermare concretamente la libertà. La libertà si conquista ogni giorno ed ogni istante grazie all’uso della libertà. La libertà genera libertà.

Si tratta quindi di una spinta ideale indefinibile, un’aspirazione mai raggiunta, un metodo di azione e un modo di essere immanenti alla concezione stessa di libertà. Il significato di libertà deve pertanto essere interpretato in maniera dinamica, tenendo conto che lo stesso di muta e si trasforma.

Il concetto ideale di libertà deve essere accompagnato da quello di giustizia sociale. La libertà individuale non può avere un valore assoluto. La libertà personale è l’attuazione più completa e concreta della libertà individuale: essa presuppone e implica che la libertà individuale si trasformi nella libertà personale di ogni individuo in quanto membro della società umana. La libertà personale comporta quindi necessariamente (contemporaneamente e contestualmente) la realizzazione concreta della giustizia sociale. Tutti gli individui in quanto persone (collegate in un intreccio di relazioni sociali, economiche, culturali, politiche, religiose, etniche e biologiche) devono poter aspirare al concreto ed effettivo esercizio della libertà: ciò presuppone la permanente aspirazione alla giustizia sociale. La libertà personale in una società ispirata alla giustizia sociale è insufficiente per definire il destino storico dell’umanità. Per i liberalsocialisti l’uso della libertà personale in un contesto di giustizia sociale, è ispirato all’ideale della fraternità umana. L’atteggiamento mentale e spirituale di apertura al dialogo e la consapevolezza che tutti gli uomini su questa terra sono nostri fratelli, e che tutti gli uomini di oggi, come quelli che verranno, partecipano (anche se inconsapevoli) al comune destino dell’umanità. L’ideale di fraternità umana non è solo una visione intellettuale e neppure un puro atteggiamento sentimentale, ma una libera scelta fondata sulla volontà. Siamo consapevoli e vogliamo sviluppare in noi un ideale di vita che ci spinge a vedere e considerare ogni persona umana come nostro fratello e ad agire nella società e ad operare le nostre scelte in questa prospettiva, senza però che questo debba essere interpretato come debolezza o mancanza di determinazione.

2. L’aria pura, l’acqua incontaminata e una terra fertile sono gli obiettivi permanenti e le condizioni di vita necessarie ad una civiltà umana in armonia con le forze della natura.

Una simile considerazione formulata vent’anni orsono avrebbe sollevato l’ilarità della maggior parte delle persone, a causa della mancanza di coscienza ecologica della società di allora. Negli ultimi anni assistiamo invece ad un sempre maggiore interesse nei confronti dei problemi correlati alla protezione del nostro ecosistema. I campanelli di allarme lanciati dalle associazioni ambientaliste e dai ricercatori iniziano a dare i loro frutti. Mai come oggi la stampa ha dato tanto spazio a temi di tipo ambientale, come per esempio alla conclusione del trattato di Kioto, e alla conseguente decisione dell’amministrazione americana di non accettare tale trattato, contrariamente alla Comunità europea. Mai come oggi, anche nel nostro Cantone Ticino, si parla sempre più di problemi ambientali, basti pensare al problema del traffico pesante sull’asse Nord-Sud.

Per poter affermare concretamente la nostra libertà personale, è indispensabile che gli equilibri ecologici fondamentali, che hanno permesso alla vita di manifestarsi e alla civiltà umana di svilupparsi, siano mantenuti. I più alti valori ideali dell’umanità scompaiono nel nulla se l’uomo non si adopera consapevolmente e responsabilmente per garantire le fonti stesse della vita sulla terra. L’aria pura è la prima condizione della vita. Bisogna essere consapevoli dell’importanza della qualità dell’aria non solo per la nostra stessa sopravvivenza, ma anche e soprattutto per lo sviluppo delle nostre potenzialità personali. Senza aria si soffoca, fisicamente e mentalmente. Respirando un’aria inquinata ci si ammala e si muore precocemente. Noi tutti abbiamo il ricordo intenso di alcuni momenti particolari della nostra vita, quando respirando a pieni polmoni un’aria pura, ci siamo sentiti pieni di energia, pronti ad affrontare qualsiasi avventura.

Le scelte politiche, economiche e culturali di qualsiasi società influenzano positivamente o negativamente la qualità dell’aria. I liberalsocialisti devono ricordare a sé stessi e ricordare alla società le verità fondamentali, anche se ovvie.

L’acqua incontaminata, fonte di vita, sarà sempre più, nei prossimi anni, un obiettivo strategico per l’umanità, e del suo pacifico benessere. Già ora sulla terra manca acqua a sufficienza per tutti. L’inquinamento delle acque riduce ancor più la disponibilità di acqua potabile.

Occorre provvedere per tempo a garantire a tutti i popoli della terra un approvvigionamento sufficiente in acqua potabile, per evitare il sorgere di conflitti armati per la conquista dell’acqua e il controllo del suo consumo.

Una terra fertile (naturalmente fertile) è la nostra madre terra da cui tutte le forme viventi, e gli uomini in particolare, traggono nutrimento. Non deve essere lecito avvelenare la terra con prodotti di sintesi che sfruttano le potenzialità vitali del terreno fertile, per conseguire vantaggi economici di breve durata, lasciando dietro di sé un terreno privo di humus e devitalizzato.

L’ecosistema nel quale viviamo (aria, terra ed acqua) è una sottilissima pellicola sulla superficie del pianeta terra, che si è formata nel corso di milioni di anni e che rischia di essere distrutta o gravemente alterata, con conseguenze ancora inimmaginabili, sull’arco di qualche centinaio di anni.

3. Amiamo e vogliamo proteggere le foreste, i fiumi, i laghi, i mari, la flora e la fauna, salvaguardando così l’equilibrio ecosistemico.

Per capire bisogna amare. Noi liberalsocialisti dichiariamo perciò di amare e di voler proteggere tutti i fenomeni naturali e biologici su questa terra. Siamo pieni di meraviglia e proviamo sentimenti di amore nei confronti della natura, delle manifestazioni delle sue molteplici forze, della sua armoniosa bellezza. Le foreste, i fiumi, i laghi e i mari non sono vuoti di significato per noi uomini. Dalla loro esistenza deriva la nostra esistenza. Dalla loro conformazione e dalla loro forza e bellezza deriva la nostra cultura e civiltà. La flora e la fauna, ancora sconosciuta in gran parte, determinano il mondo “esterno” nel quale viviamo. Nessuno di noi osa immaginare un mondo senza uccelli, senza pesci, privo di mammiferi. Tuttavia molti sognano un mondo senza rettili o insetti! Noi sappiamo che per mantenere un equilibrio tra le diverse specie animali, dobbiamo accettare, amare e quindi capire l’importanza di tutte le forme viventi.

Le specie vegetali sono innumerevoli e dotate di una capacità di sopravvivenza incredibile anche in situazioni estreme. Troppo spesso perdiamo la consapevolezza di essere immersi costantemente in un campo energetico creato e alimentato dal mondo vegetale. Conoscere gli alberi e i fiori è il presupposto per amarli e capire che sono anch’essi degli esseri viventi chiamati a condividere o almeno accompagnarci nella nostra avventura umana. 4. Vogliamo che l’agricoltura e l’allevamento rispettino le leggi naturali, garantendo la fertilità del terreno e la salute degli animali.

Mai come in questi ultimi anni siamo vittime, come consumatori, di tutta una serie di sfruttamenti innaturali delle risorse agricole e dell’allevamento, le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Dal morbo delle mucca pazza, alle epidemie di peste epiziotica, ai presunti problemi dovuti dall’ingerimento di alimenti modificati geneticamente, segnali tutti di un reale pericolo per la nostra vita e quella futura.

Gli uomini, che coltivano le terre e allevano gli animali, devono rispettare le leggi naturali. Proprio nel momento storico in cui l’umanità, grazie alle conoscenze scientifiche acquisite, è consapevole dell’importanza e del funzionamento dei fenomeni naturali, gli uomini (novelli apprendisti stregoni) spinti dal desiderio di potenza e dall’avidità economica, trascurano gli equilibri ecosistemici, sfruttando la terra e gli animali come se fossero solo delle cose e non degli esseri viventi.

Le conseguenze nefaste per la fertilità dei terreni e per la salute degli animali, si ripercuotono inevitabilmente sugli uomini in modo persino drammatico. Noi vogliamo preservare l’equilibrio ecosistemico e la salute biologica degli animali e dei vegetali destinati all’alimentazione umana, per tramandare alle future generazioni un mondo dove la vita umana affondi le sue radici nelle leggi naturali e non dipenda invece da tecnologie artificiali.

5. Vogliamo promuovere la salute di ognuno, ponendo attenzione all’alimentazione e alla qualità di vita.

Sappiamo tutti che senza salute, ogni persona non può vivere pienamente la propria esistenza Il problema diviene troppo spesso di attualità quando, malati, cerchiamo con ogni mezzo di riconquistare il benessere. E’ lecito, anzi è perfettamente naturale che una persona malata aspiri a guarire nel minor tempo possibile e nel miglior modo possibile. E’ però altrettanto vero che la salute deve essere intesa come l’aspirazione a cui tendere. La salute va preservata, va coltivata in ogni momento, soprattutto, potrà sembrare un paradosso, quando si è in sani. I liberalsocialisti affermano quindi di voler promuovere la salute per tutti e di ognuno, poiché consapevoli che il benessere psicofisico e spirituale di ogni persona è un obiettivo permanente e un mezzo indispensabile per godere pienamente la vita. Particolare attenzione deve essere posta all’alimentazione umana. La qualità degli alimenti, la loro preparazione e le condizioni della loro assimilazione sono degli aspetti importanti, se non fondamentali, che influenzano non solo la salute individuale ma determinano il tipo di società e il suo livello culturale e spirituale.

Le condizioni di vita (alloggio, lavoro, trasporti, inquinamento fonico, reddito sufficiente, assistenza sociale, consumi) non possono essere lasciate al caso o peggio immolate sull’altare dell’economicismo. Troppo spesso la qualità della vita, la migliore garanzia per un benessere fisico e mentale, viene sopraffatto dalla convulsa vita in cui siamo nostro malgrado costretti a fare i conti.

Occorre, quali liberalsocialisti chiedersi incessantemente quali sono le migliori condizioni di vita possibili in concreto e con atti e decisioni volontarie creare queste condizioni.

6. La diffusione della cultura e la trasmissione del sapere sono gli strumenti che favoriscono l’elevazione intellettuale e spirituale alfine di sviluppare una civiltà fondata sui valori dell’umanesimo e della ragione.

Per i liberalsocialisti l’elevazione intellettuale e spirituale di ogni persona e quindi anche di una civiltà passa attraverso la diffusione delle conoscenze e la trasmissione del sapere.

Per secoli la mancanza di trasmissione della cultura e del sapere, privilegio di pochi eletti, ebbe come conseguenza lo sfruttamento di popolazioni intere, lasciate nell’ignoranza e per questo soggiogate e sfruttate. Da allora molto è cambiato. Dall’Umanesimo al Rinascimento, dall’Illuminismo ad oggi, il mondo occidentale ha vieppiù compreso l’importanza della cultura. Occorre continuare ad adoperarsi affinché la trasmissione del sapere non venga mai meno, anzi sia sempre migliore.

Non appellandosi a nessuna verità rivelata in particolare, i liberalsocialisti operano per creare una società e una civiltà umana fondata sui valori dell’umanesimo e della ragione. L’estensione dei campi del sapere e la trasmissione democratica delle conoscenze non sono sottoposti ad un imperativo unico ed esclusivo, quale la sola ragione. Ecco perché valore fondamentale insopprimibile è la visione umanistica della società: essere uomini ed estendere tutte le potenzialità dell’umanità per essere uomini. La diffusione del sapere non deve essere asservita ad una ideologia o ad una visione settaria o ad un pensiero unico. L’uso della ragione deve essere intimamente connesso alla consapevolezza di essere sempre degli uomini, dotati cioè di una coscienza di sé e del mondo che va ben oltre la conoscenza puramente razionale. Per i liberalsocialisti occorre concentrare le energie affinché sia sempre garantita la trasmissione della conoscenza, in modo da permettere ad ogni uomo, attraverso la conoscenza, di emanciparsi individuale, acquisendo quindi la consapevolezza della sua importanza, in quanto uomo, nel contesto sociale

7. L’emancipazione individuale e quella di tutti i popoli va perseguita incessantemente. I diritti fondamentali dell’uomo vanno pertanto garantiti ed attuati sempre e in ogni circostanza.

Ancora oggi, nel mondo intero, i diritti fondamentali della stragrande maggioranza della popolazione vengono calpestati da regimi politici non eletti democraticamente. D’altra parte, nei più fortunati paesi democratici, la loro applicazione è spesso oggetto di accese discussioni, laddove il limite del diritto non è perfettamente definito. Anche nel nostro sistema giuridico, assodata l’esistenza e l’estensione dei diritti fondamentali più importanti, si dibatte invece incessantemente, divenendo argomento anche popolare, su importanti diritti, che in futuro saranno sempre più invocati. Un esempio su tutti il diritto di manifestare, corollario della libertà di espressione.

Per i liberalsocialisti, l’ordinamento giuridico deve svilupparsi, sia su scala nazionale che su scala internazionale, nella direzione di una sempre maggiore tutela dell’individuo. I diritti fondamentali non vanno interpretati in maniera statica, ma in maniera dinamica.

Occorre in seguito vigilare affinché tali diritti vengano non solo rispettati, ma anche positivamente perseguiti, cosicché l’emancipazione individuale e di popoli interi diventi, nella consapevolezza collettiva dell’umanità, una condizione essenziale per un mondo in pace.

8. I metodi di un’azione politica corretta saranno sempre non violenti, tolleranti, democratici e coraggiosi. Vogliamo stimolare la libera partecipazione alla vita politica e sociale nella comunità in cui si vive.

Per tanto tempo i metodi politici che hanno retto le sorti di molti Paesi si rifacevano alla più famosa massima machiavellica, ovverosia che il fine giustifica il mezzo. Dai regimi marxisti, a quelli fascisti, la priorità risiedeva nell’obiettivo che si voleva raggiungere. Quali le conseguenze, e quali i mezzi da utilizzare, poco importava. Questo metodo di azione politica, non del tutto scomparso, ma piuttosto celato sotto mutate vesti, va circoscritto. Nella vita politica ciò che conta sono essenzialmente i mezzi utilizzati. I mezzi sono il fine. I metodi non violenti, tolleranti e democratici dell’azione politica qualificano non solo chi li usa, ma trasformano le mentalità e quindi la società umana nello stesso senso.

I liberalsocialisti vogliono favorire la partecipazione di tutte le persone, che vivono in una comunità in modo stabile, alle scelte politiche, sociali, economiche e culturali che li concernono. Per questo motivo, desiderano incentivare il contatto tra le persone e le istituzioni, ricucendo quel rapporto di fiducia andato perduto, favorendo l’apprendimento sempre maggiore dal parte del cittadino della cultura politica, indispensabile per la comprensione del funzionamento della vita politica.

9. Ci adopereremo per promuovere la cooperazione e la solidarietà tra le persone non solo nell’ambito sociale e politico, ma anche in quello economico.

I liberalsocialisti sanno anche che una società democratica, libera, pacifica, tollerante, giusta, socialmente e economicamente avanzata è possibile solo se tra gli uomini vi è la capacità di cooperare e di esprimere umana solidarietà. Non è certamente il falso idolo delle leggi del libero mercato e della ricerca del massimo profitto economico in ogni circostanza, che permetterà agli uomini di vivere sicuri e fiduciosi l’uno nei confronti dell’altro.

L’emulazione che può e deve esistere tra gli uomini deve essere accompagnata dalla consapevolezza che solo grazie alla cooperazione e alla solidarietà è possibile sviluppare una civiltà fondata su valori umanistici, dove vi è posto per tutti ed ognuno e dove la società non viene suddivisa in classi di ricchi e di poveri, di integrati e di emarginati, di sapienti e di ignoranti, di forti e di deboli. La solidarietà tra le persone vuole e deve significare anche pari opportunità di crescita nel contesto sociale, professionale.

10. Il lavoro umano, sotto tutte le sue forme, può e deve diventare il mezzo per affermare la propria autonomia e dignità individuale.

Il lavoro dell’uomo, da strumento di tortura e mezzo di sopravvivenza, può e deve diventare il mezzo per sviluppare la propria autonomia economica, sociale e culturale, dando dignità ad ognuno. Il lavoro quale momento ludico, quale strumento creativo e possibilità di realizzare il proprio sapere, di concretizzare il proprio impegno.

Per questo motivo i liberalsocialisti credono fermamente in una società in cui chi esercita una professione, qualunque essa sia, debba essere premiato. Premio e riconoscenza per il vero motore della nostra società. Il benessere di ognuno di noi non deriva dal possesso del dio Denaro, ma dalla forza lavoro di ognuno di noi.

11. L’interdipendenza tra i popoli e gli Stati rappresenta la condizione necessaria per perseguire la pace e garantire la sicurezza.

Per i liberalsocialisti la nuova idea forte nei rapporti tra i popoli è l’interdipendenza. L’indipendenza nazionale ha provocato finora solo carneficine e guerre tra i popoli ed è stata utilizzata da tutti i regimi autoritari per schiacciare la popolazione. E’ ora di dire le cose come stanno. Ancora oggi, all’inizio del Terzo Millennio, migliaia di uomini di uccidono in nome del nazionalismo e dell’indipendenza. D’altronde, dinanzi alla velocità con cui le persone si spostano, dinanzi alla crescente emigrazione di interi popoli, non ha più troppo senso parlare di identità di una Nazione.

E’ solo dallo sviluppo dell’interdipendenza che nascerà una pace duratura tra i popoli e solo grazie ad una accresciuta collaborazione tra gli Stati e i popoli che sarà garantita la sicurezza. Interdipendenza significa innanzitutto conoscenza delle culture altrui, e con la conoscenza di conseguenza il rispetto.

12. Lo sviluppo di un’autocoscienza collettiva e l’affermazione e diffusione, nelle relazioni tra gli uomini e tra i popoli, di un reciproco amore compassionevole permetterà all’essere umano di continuare con gioia la sua avventura sul pianeta terra.

Per i liberalsocialisti, la loro azione politica deve servire a sviluppare un’autocoscienza collettiva, fondata sui valori fondamentali della libertà, della giustizia sociale e della fraternità umana.

Solo così sarà possibile creare le migliori premesse perché l’avventura umana continui a manifestarsi su questa terra e segua il suo misterioso cammino.

Ciò che ci accomunerà, aldilà della storia, della politica, della cultura, dell’economia, delle ideologie, è quel sentimento di reciproco amore compassionevole tra gli uomini.

Un amore per la vita, un amore per tutto quello che si manifesta su questa terra, un amore capace di accettare tutti e tutto, un amore capace di suscitare amore e di trasformare le situazioni storiche, politiche, economiche, sociali o culturali, che generano sofferenze e ingiustizie, in nuove situazioni di libertà, di giustizia sociale e di fraternità tra gli uomini.

Nell’attività politica occorre sempre e comunque tenere conto del fine ultimo di ogni nostra azione. E’ solo essendo animati dalla volontà di accrescere questo amore compassionevole in noi che potremo agire sul piano politico, con la consapevolezza di partecipare intensamente alla comune avventura dell’umanità.

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