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MENDRISIO - Negli scorsi giorni la polizia cantonale ha bloccato in due riprese un quartetto composto da due ragazzini e due ragazzine, nomadi, minorenni. Il gruppetto proveniva da Torino ed ha commesso quattro tentativi di furto ed un colpo in appartamenti del Mendrisiotto. Stando a quanto riferisce oggi il Corriere del Ticino, i quattro ragazzini - tutti di età tra i 12 e i 15 anni, erano in possesso di arnesi da scasso e sarebbero arrivati in auto nella zona di confine accompagnati da un genitore che li avrebbe lasciati nei pressi del territorio ticinese.
spiega il commissario capo della polizia cantonale Stefano Malinverno, responsabile della Sezione reati contro il patrimonio ha espresso al giornale la propria preoccupazione per un fenomeno che non è certo nuovo. "Quello dei minorenni che arrivano in Ticino per compiere furti, con la stessa abilità di una persona adulta ci preoccupa e parecchio. Rappresentano un grosso problema per la polizia cantonale" ha sottolineato Malinverno aggiungendo che si tratta di "ragazzi molto scaltri, bene ‘istruiti’ che sanno che cosa devono dire e che cosa, invece, tacere. Sembra che abbiano imparato a memoria la lezione. Cercano in ogni modo di proteggere gli adulti che li hanno accompagnati al confine e che probabilmente sono coloro che devono ricevere la refurtiva una volta fatti i colpi e passato il confine".
Qualche settimana fa un caso simile si era verificato nel Luganese. Anche in quel caso i protagonisti erano quattro minori, nomadi, provenienti però da un accampamento di zingari nel Milanese. I ragazzini erano arrivati in Ticino su un’auto condotta da un maggiorenne in possesso di un permesso di guida falso.
