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BELLINZONA - In merito alla segnalazione pubblica odierna dell’Ufficio presidenziale della SSIC, Sezione Ticino, dal titolo “Appalti pubblici speculativi e comunque al minor offerente: non sorprendiamoci se ci saranno abusi e dumping salariale”, il Dipartimento del territorio, pur non contestandone in generale il contenuto, ha inviato un comunicato stampa per precisare alcuni punti.
Sulla base della proposta del Centro di Consulenza in materia di commesse pubbliche (CeCo), dove sono rappresentate le varie associazioni di categoria tra le quali la SSIC, il Consiglio di Stato fa sapere d'aver inserito nel Regolamento di applicazione della Legge sulle commesse pubbliche (nell’art. 53 cpv 5), l’indicazione secondo cui “di regola la ponderazione di un singolo criterio di aggiudicazione non deve superare il 50%”.
"Lo stesso Consiglio di Stato, per il tramite del CeCo, e il Dipartimento del territorio, tramite l’Ufficio dei lavori sussidiali e degli appalti, si sono attivati affinché tutti i committenti rispettino l’articolo sopraccitato, mediante pubblicazioni ufficiali e colloqui diretti con vari committenti" si legge nella nota stampa che sottolinea inoltre il fatto che "il Cantone ha già più volte dimostrato concretamente di voler combattere le offerte estremamente aggressive pubblicando e applicando criteri di aggiudicazione che permettono di scartare gli offerenti che presentano offerte con prezzi inattendibili".
