LOCARNOAppalto da 25 milioni a una ditta italiana? La smentita di Migros Ticino

LOCARNO - All'accusa della Commisione Paritetica delle piastrelle e delle falegnamerie ticinesi rivolta a Migros, rea di avere assegnato l'incarico di ristrutturazione del valore di 25 milioni di franchi a una Impresa varesotta risponde la Migros attraverso un comunicato stampa. Nota in cui il gigante della distribuzione elvetico smentisce le cifre e i dati forniti dalla commissione: "l'investimento per la ristrutturazione della nostra filiale di Locarno ammonta a 7 e non a 25 milioni di franchi come afferma il comunicato. Di questi 7 milioni solo 3 sono stati aggiudicati a una ditta non ticinese".

Inoltre i vertici di Migros Ticino spiegano che l'incarico "ha fatto seguito a un concorso ad inviti per la realizzazione “chiavi in mano” degli allestimenti interni del negozio, in particolare la progettazione e la realizzazione dei lavori di gessatura, pavimenti, arredi, lampade, soffitti ed installazioni frigorifere. Vincitrice è risultata una ditta internazionale presente anche in Svizzera, specializzata in tale tipo di intervento, che per motivi di praticità e vicinanza ha affidato l’incarico alla sua filiale italiana".
Inoltre Migros precisa che la cosiddetta "soluzione chiavi in mano" viene da adottata "solo in casi eccezionali, come quello attuale, in cui la cooperativa è confrontata con la realizzazione in parallelo di più cantieri particolarmente impegnativi; assieme alla ristrutturazione del supermercato di Locarno, Migros Ticino sta infatti realizzando due nuovi importanti mercati specializzati a S. Antonino, per un investimento di circa 12 milioni di franchi, la cui quasi totalità è già stata aggiudicata a ditte ticinesi".
Inoltre la cooperativa assicura "che l’80-90% degli investimenti realizzati dalla cooperativa viene affidato a ditte e artigiani ticinesi. Questo vale sia per i progetti in corso che per i 65 milioni di investimenti previsti per il periodo 2009-11".
La Migros esprime il suo rammarico per il fatto che le ditte escluse dal progetto di Locarno e membri della Commissione paritetica "si siano associati a rappresentanti sindacali della stessa (non ci risulta fossero però tutti presenti) per fare polemica, incuranti del fatto che così facendo minano la credibilità di un’istituzione importante come è la Commissione paritetica cantonale nel ramo della posa delle piastrelle".

Foto d'apertura: Keystone /Alessandro Della Valle