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TICINOCalano i furti: "Premiati gli sforzi della Polizia Cantonale"

09.03.09 - 12:26
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Calano i furti: "Premiati gli sforzi della Polizia Cantonale"

LUGANO - Sono diminuiti in Ticino i furti. Lo scorso anno sono stati 6'490, meno 7% rispetto all'anno precedente.  A questi si aggiungono 1'496 furti di veicoli (-28% rispetto all'anno prima) e 496 furti di veicoli a motore (-20%). Un dato  - comunica la polizia -  "che premia gli sforzi della Polizia cantonale nel contenere il fenomeno, tramite la presenza sul territorio e l’accuratezza delle inchieste". A livello regionale, il Mendrisiotto lo scorso anno ha registrato un aumento significativo dei furti con scasso in abitazioni a due riprese, la prima a febbraio, e la seconda, iniziata il mese di giugno e protrattasi per tutta l’estate.
 

Furti

Il numero dei furti con scasso denunciati lo scorso anno, circa 2'500, ha subito una lieve contrazione (-3%). Ad inizio gennaio è stata sgominata una banda di scassinatori di origine balcanica. "Il gruppo - spiega la polizia - ha agito prevalentemente durante i fine settimana a danno di ditte situate nelle aree industriali, sottraendo apparecchiature elettroniche, oggettistica varia, e interessandosi in particolare alle casseforti, aperte sul posto con smerigliatrici".

Fra i gruppi più attivi si segnala quello composto da richiedenti l’asilo dell’est (in particolare georgiani) che hanno colpito appartamenti in tutto il Ticino con la collaudata tecnica dello strappo del cilindro. "Questa serie di furti - viene spiegato-  è terminata con il fermo, in tre distinte circostanze, di 5 dei 7 autori identificati. Con la fine di settembre il livello dei furti è tornato alla normalità, seppure con alcuni sporadici picchi d’attività dovuti a bande che hanno agito in tutta la Svizzera, in particolare nei cantoni romandi (Ginevra e Vaud). In futuro, vista la loro mobilità, potrebbero avere un impatto maggiore anche nel nostro cantone".
 
Altri due gruppi di scassinatori che hanno portato all’aumento dei furti nei mesi centrali dello scorso anno erano composti da cittadini albanesi che hanno preso di mira alcuni comuni del Mendrisiotto. ladri che hanno agito di notte con la tecnica del succhiello (apertura di finestre praticando un foro nei montanti all’altezza della maniglia), scegliendo case d’abitazione situate nei comuni vicini al confine, e sottraendo merce nei vari locali mentre le parti lese dormivano nelle stanze da letto.
 
Sempre negli ultimi tre mesi dell’anno, in Ticino si è assistito a un aumento dei furti commessi da bande di nomadi (Operazione ZIGANA), con un picco massimo registrato in ottobre. "Bande che partono dai campi nomadi di Milano e Torino e raggiungono varie zone del nostro Cantone. Nei villaggi suonano ai campanelli delle case e quando non ottengono risposta si spostano sui lati nascosti forzando con attrezzi piatti finestre o porte finestre" spiega la polizia in un comunicato.
 

Veicoli rubati

Negli ultimi 5 anni si registrano soprattutto tre tipologie di furti di vetture. La prima vede nel mirino dei malviventi auto di classe medio/alta, denunciate come rubate (prevalentemente all’estero, nel Nord Italia) ma che di fatto sono state consegnate a trafficanti d’auto che operano in strutturate organizzazioni internazionali. Questo fenomeno - spiega la polizia - appare in aumento, tanto che sono state aperte 5 inchieste, di cui 4 già concluse, per i titoli di appropriazione indebita e sviamento della giustizia, relative a false denunce di furto.

La seconda è relativa a furti di veicoli utilizzati per soli spostamenti, abbandonati dopo l’utilizzo, oppure rubati per commettere successivi reati quali rapine, spaccate o furti seriali. Questi furti d’uso sono in leggero calo, determinato dalla diminuzione dei furti auto relativi al fenomeno Romania.

La terza tipologia vede nel mirino vetture di esposizione. I ladri, mediante scasso, si introducono nei concessionari o nei garage con l’obiettivo di appropriarsi delle chiavi originali e successivamente dei veicoli. Questa tipologia di reato appare in leggero calo in Ticino, mentre a livello svizzero il fenomeno è in chiara ascesa. In autunno sono stati identificati i componenti di una banda di cittadini cechi, in arresto in Germania e Repubblica Ceca, autori di numerosi furti d’auto in varie nazioni europee.

In generale per quanto riguarda il futuro con il personale e i mezzi tecnici attualmente disponibili, è difficile prevedere un’ulteriore riduzione del fenomeno poiché le bande sono sempre più mobili, il ricambio dei membri è incessante, come conseguenza dei numerosi arresti, e in altre regioni della Svizzera le cifre segnano un rialzo.
 

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