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BERNASicurezza pubblica: direzione PS mantiene proprio documento

08.09.08 - 16:50
Sicurezza pubblica: direzione PS mantiene proprio documento
BERNA - Il PS deve dotarsi al più presto di un documento che contenga la sua posizione in fatto di sicurezza pubblica. La direzione del Partito si schiera con il testo che ha suscitato scalpore tra gli stessi socialisti. Non vuole rinviare la discussione.

La direzione del PS tiene dunque testa alla frangia "antirepressiva", guidata dai Giovani socialisti e da alcuni consiglieri nazionali, che si oppongono alle misure proposte alla fine di giugno e che desiderano rinviare il documento in occasione del congresso del PS i 25 e 26 ottobre. "È ora di decidere", ha dichiarato oggi alla stampa il presidente del partito Christian Levrat.

La base vuole questa discussione e la commissione che ha elaborato questo testo ha fatto un buon lavoro, ha aggiunto Levrat. Egli ha ripetuto che il PS ha troppo a lungo lasciato questo tema nelle mani dei borghesi, tollerando la privatizzazione e la militarizzazione della sicurezza.

"Costruttivo"

Tornando sulla polemica che ha scosso il partito, Christian Levrat si è detto fiero di un PS che non teme di affrontare i temi in pubblico. Egli ha sottolineato l'aspetto costruttivo dei crica 80 emendamenti proposti dalla base.

Secondo la consigliera nazionale zurighese Jacqueline Fehr, la discussione ha permesso di "dissipare i malintesi": adottando un documento di presa di posizione, il PS non sta cercando un nuovo cavallo di battaglia, ma vuole colmare una lacuna programmatica. Non si è mai parlato di generalizzare la videosorveglianza, bensì di utilizzarla in maniera puntuale, ha precisato Fehr.

Il documento non propone nemmeno di dare la caccia ai mendicanti, ma di impedire che il fenomeno sia organizzato, magari chiamando in causa i bambini. La presa di posizione socialista non mira soltanto alla repressione, ma anche alle misure preventive, ha ricordato Jacqueline Fehr. La direzione, che studierà attentamente le proposte della base, non intende dunque distanziarsi dal testo.

Al massimo chiede agli autori del documento di completarlo con un bilancio composto di fatti e di cifre, con un capitolo sul controllo della polizia e la protezione dei dati, nonché con analisi sull'equilibrio tra misure coercitive e diritti fondamentali. Il documento - completato - sarà inviato ai delegati in vista del congresso socialista di Aarau e pubblicato la settimana prossima.



ATS
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