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SVIZZERADonne vittime di reati. E l'autore si nasconde in famiglia

08.09.08 - 11:31
Nel 2007, in più della metà dei casi di consulenza, la vittima e il presunto autore erano legati da un rapporto familiare. Per lo più, le vittime erano donne e i presunti autori uomini. Questo è quanto emerge dagli ultimi risultati della statistica dell’aiuto alle vittime realizzata dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Ti Press/Samuel Golay
Donne vittime di reati. E l'autore si nasconde in famiglia
Nel 2007, in più della metà dei casi di consulenza, la vittima e il presunto autore erano legati da un rapporto familiare. Per lo più, le vittime erano donne e i presunti autori uomini. Questo è quanto emerge dagli ultimi risultati della statistica dell’aiuto alle vittime realizzata dall’Ufficio federale di statistica (UST).

NEUCHATEL - Oltre 29'300: questo il numero di consulenze registrate nel 2007 in Svizzera dai consultori d'aiuto alle vittime di reati. Un numero cresciuto dell’89% dal 2000 (anno d’introduzione della statistica) e quasi del 3% dal 2006, ma questa progressione non significa necessariamente una crescita dei reati, quanto piuttosto un maggiore ricorso ai consultori da parte delle vittime.

La maggioranza dei casi trattati interessavano donne (73%) di nazionalità svizzera (59%) e domiciliate in Svizzera (96%). I reati più frequenti erano le lesioni personali (42%) e le violazioni dell’integrità sessuale dei minori (15%). Nella maggior parte dei casi (85%) il presunto autore era di sesso maschile.

Presunto autore conosciuto dalla vittima in quasi tre quarti delle consulenze

In quasi tre quarti dei casi, tra la vittima e il presunto autore esisteva un rapporto personale, in oltre la metà dei casi di tipo familiare. Le vittime dei reati in ambito familiare erano soprattutto donne e bambini che hanno subito ripetutamente atti di violenza.

Maggioranza dei reati non noti alla polizia

Nonostante si tratti di atti penalmente perseguibili, meno della metà dei casi affrontati dai centri di consulenza (46%) ha dato luogo a un procedimento giudiziario; la loro percentuale ha comunque registrato un leggero aumento dall’anno 2000.

Assistenza soprattutto di carattere psicologico o giuridico

L’assistenza fornita alle vittime era, nella maggioranza dei casi, di natura psicologica (60%) e/o giuridica (59%). L'aiuto finanziario prestato dai consultori era destinato in prevalenza alle spese per un avvocato (12%) e/o una terapia non medica (7%).

Indennizzi e riparazioni morali in leggero aumento

Nel 2007, le autorità cantonali si sono pronunciate in via definitiva su 1'034 domande d’indennizzo e di riparazione morale, il 12% in più rispetto al 2000 e il 3% in più rispetto al 2006.

Le autorità hanno accolto 176 domande d’indennizzo per oltre 1,7 milioni di franchi. La metà delle somme accordate non superava i 1'900 franchi. Quanto alle domande di riparazione morale (644), le somme attribuite raggiungevano quasi 6,6 milioni di franchi. Nel 50 per cento dei casi, il singolo risarcimento era inferiore ai 5'000 franchi.

 
Foto d'apertura: Ti Press/Samuel Golay

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