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LOCARNOLa lezione di Baricco e il film-opera di Julien Temple

11.08.08 - 10:41
La lezione di Baricco e il film-opera di Julien Temple
La musica, seppure in maniere diverse, ha un ruolo di rilievo nei due film che vengono proposti sta­sera nel programma di Piazza Grande a Locarno dalle 21.30: Le­zione 21 e The Eternity Man.

Il primo lungometraggio segna l’esordio alla regia dello scrittore Alessandro Baricco. È un viaggio tra l’epoca romantica e il XXI seco­lo quello ch­e ha al suo centro il pro­fessor Mondrian Killroy, geniale ed eccentrico universitario ingle­se, che per anni ha tenuto corsi fuo­ri dal comune, compresa la sua fa­mosa «Lezione 21», interamente dedicata alla Nona sinfonia di Bee­thoven. Ora è scomparso e solo Marta, una studentessa, sa dove si trova. Nel cast del film (proposto in versione originale inglese con sottotitoli):John Hurt, Noah Tay­lor e Leonor Walting. Il fumettista Tanino Liberatore, creatore del ce­lebre Ranxerox, ha lavorato al film come consulente visivo.

E la musica non poteva che essere fondamentale anche nel secondo film di questa sera, The Eternity Man, diretto dal britannico Julien Temple, che ha legato il suo nome al celebre The Great Rock’n’roll Swindle, opera tra fiction e docu­mentario dedicata ai Sex Pistols, ad Absolute Beginners oalrecente documentario su Joe Strummer dei Clash The Futureis Unwritten. Ispirandosi a una storia vera risa­lente agli Anni Trenta e basando­si sull’o­pera buffa scritta da Doro­thy Porter e da Jonathan Mills, Ju­lien Temple firma con Eternity Man un film barocco le cui canzo­ni so­no state registrate in presa di­retta e senza postsincronizzazio­ne. La storia è quella di Arthur Sta­ce, veterano della prima guerra mondiale, alcolizzato e senza fis­sa dimora che vive nelle strade di Sydney. Convertitosi al cristiane­simo, Stace ha cominciato a riem­pire i marciapiedi della sua città con dei graffiti che ripropongono tutti la stessa parola:«eternità». Gli abitanti della metropoli australia­na impiegheranno quarant’anni a scoprire che è Stace, desideroso di rendere i suoi concittadini consa­pevoli della loro mortalità, l’auto­re di queste scritte.
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