I due imputati sono stati invece prosciolti dall'accusa più grave formulata nell'ambito dello scandalo sessuale scoppiato lo scorso novembre nella cittadina bernese e che ha avuto una eco nazionale: quella di "atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere". Proprio per la gravità dell'accusa il processo è stato condotto da un tribunale distrettuale e non da un giudice unico o da un giudice istruttore, come è avvenuto per gli altri giocatori.
I due imputati sono stati condannati rispettivamente a 150 aliquote giornaliere da 30 franchi l'una e a 70 aliquote giornaliere da 30 franchi, ossia a 4500 e 2100 franchi. Ognuno dovrà inoltre pagare una multa di 400 franchi, oltre a un risarcimento alla vittima rispettivamente di 2000 e 1500 franchi. Uno di loro è stato condannato anche per il reato di pornografia.
L'udienza si era tenuta lunedì a porte chiuse. I due giovani erano accusati di aver praticato sesso orale e aver avuto rapporti completi con la 15enne, pur essendo consapevoli della "sua incapacità di discernimento". Entrambi hanno ammesso i fatti, avvenuti tra febbraio e maggio 2007. Per il reato di atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere il codice penale (articolo 191) prevede una pena fino a dieci anni di carcere. La vittima, che nel frattempo ha compiuto i 16 anni e che frequentava l'ambiente dei sostenitori dell'FC Thun, come in occasione degli altri processi non era presente in tribunale.
Delle 13 persone incriminate nello scandalo sessuale che ha coinvolto il sodalizio, finora nove sono state condannate a pene pecuniarie sospese o a multe per atti sessuali con fanciulli.