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TICINOGiovani e lavoro, un campus per 'saper fare' e 'saper essere'

23.06.08 - 07:17
Keystone / Walter Bieri
Giovani e lavoro, un campus per 'saper fare' e 'saper essere'
BELLINZONA - L’ultima campanella è suonata venerdì scorso e per migliaia di scolari ticinesi è iniziata finalmente la vera estate, il sole e le vacanze. Per molti apprendisti il periodo estivo coincide con la necessità di trovare un’occupazione, in un mondo del lavoro in cui la concorrenza diventa sempre più spietata e il posto fisso è considerato un retaggio che appartiene ormai al secolo scorso. Oggigiorno non è più sufficiente il saper fare, ma è fondamentale il “saper essere” e sapere dimostrare, in un colloquio di lavoro di avere brillante capacità dialettica e di essere riusciti a maturare quella personalità formatasi con esperienze di lavoro e di vita.

Ed è proprio per i giovani ticinesi che hanno finito o stanno per concludere un apprendistato o una scuola professionale e si apprestano a cercare lavoro, che Labor Transfer ha organizzato una settimana residenziale all’Ostello della gioventù di Bellinzona, riservata a 8 ragazze e 8 ragazzi.

L’attività del Campus Giovani si svolge sull’arco di sei giornate, dal 6 al 11 luglio, e prevede tre momenti salienti durante ogni singola giornata: al mattino il giovane avrà la possibilità di apprendere strategie e consigli su come promuoversi sul mercato del lavoro, nel pomeriggio avrà possibilità di cimentarsi in attività polisportive connesse alle tematiche sviluppate al mattino, mentre alla sera potrà dedicarsi ad attività di svago e socializzazione grazie ad attività sociali e ricreative.

L’obiettivo di questa iniziativa è quello di favorire l’inserimento professionale ai giovani che terminano la scuola medio-superiore o l’apprendistato.

Per intenderci lo stile è quello di “lingue e sport” dove le lingue verranno sostituite da strategie concrete su come promuoversi sul mercato del lavoro tramite l’acquisizione di tecniche di ricerca di lavoro mirate.

Per capirne di più, ci siamo rivolti a Nicola Giambonini, Direttore di Labor Transfer, che ha sede a Camorino: “Il progetto nasce da una constatazione: sempre più giovani hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro dopo l'apprendistato o dopo una scuola professionale. Noi abbiamo la possibilità di osservare questo fenomeno da una piattaforma privilegiata, che è quella di Labor Transfer, che organizza corsi per conto dell'Ufficio Misure Attive. Per intenderci, corsi per disoccupati”.

Giambonini, sensibile alla problematica della disoccupazione giovanile, reputa molto importante svolgere una specie di “azione preventiva” affinché, prima di entrare in disoccupazione, i giovani riescano a possedere le capacità di redigere un curriculum vitae (CV) e affrontare un colloquio di lavoro: “L'idea del campus è quella di offrire a 16 ragazzi, una settimana residenziale all’Ostello della gioventù di Bellinzona, dove vengono seguiti da nostri formatori che trasmetteranno quelle conoscenze per potersi muoversi sul mercato del lavoro”.

Strumento principe è il Curriculum Vitae, “che bisogna saper redigere e, cosa meno banale, saperlo usare”. Il curriculum Vitae è una specie di fotografia personale, una lastra radiografica nella quale è fondamentale descrivere, oltre le proprie competenze acquisite nella propria vita da studente o da apprendista, anche le proprie esperienze di vita. Saper usare un CV – continua Giambonini - vuol dire saperlo spendere nella maniera più valorizzante sul mercato. A chi indirizzo il mio Curriculum Vitae? In che momento? Che tipo di CV? A quale azienda? E che tipo di CV redigere per ottenere l'interesse da parte del datore di lavoro? Come prepararsi per sostenere un colloquio di lavoro?

Sono domande alle quali il giovane, grazie al Campus, potrà trovare risposta grazie all’aiuto di persone esperte nel settore: “Si constata sempre più che oggigiorno il giovane non conosce le modalità di presentazione, tende a mandare un CV prestampato e proporsi al datore di lavoro in modo passivo”. Giambonini ritiene indispensabile per il giovane valorizzare, oltre al savoir faire anche il proprio savoir être: “Troppo spesso capita che il ragazzo tende a non riuscire a valorizzare le proprie esperienze di vita. Sembra che il giovane non si sappia presentare per quello che è. Un ragazzo di 18-19 anni con un'esperienza di vita fatta per esempio nel settore sportivo è spesso interessante per un datore di lavoro”. Insomma, in altre parole, la migliore intelligenza è quella in cui una persona riesce ad adattarsi in ogni situazione, in un mondo globalizzato e dall’evoluzione tecnologica a ritmi incalzanti non sono solo importanti conoscenze e competenze, ma anche una personalità capace di guardare a vasti orizzonti. “Questo vorremmo farlo in una settimana residenziale per cercare di avvicinare i giovane a questi argomenti, anche grazie allo sport, perché lo sport, e nel corso offriamo calcio, tiro con l'arco, tennis nuoto, ci serve come metafora di vita. Metafora per una serie di concetti che vorremmo far passare".

E' la prima volta che si tenta un progetto del genere? “Sì – risponde Giambonini - è la prima volta. L'abbiamo sottoposto alla Divisione della Formazione Professionale che ce l'ha parzialmente finanziato. L'operazione in sé non è molto costosa e dunque, grazie anche all'aiuto della Divisione, si riesce a mantenere il costo per partecipante attorno ai 400 franchi. Dal 6 all'11 luglio, vitto, alloggio, entrate al bagno pubblico e al campo da tennis. Tutto compreso”.

Il direttore di Labor Transfer spera che ragazzi e ragazze da tutto il cantone possano usufruire di questa possibilità, nonostante, finora “i feed back ricevuti dai docenti del progetto ARI (Apprendisti Ricerca e Impiego) non sono stati molto entusiasmanti”. Infatti, Giambonini lamenta una sostanziale indifferenza nel promuovere il campus da parte dei docenti delle scuole pubbliche che si occupano di apprendisti e impiego ai quali sono stati mandati i pieghevoli: “Abbiamo mandato loro e-mail e una lettera con i pieghevoli, ma finora abbiamo ricevuto risposte poco entusiasmanti in cui ci veniva informato che come redigere un curriculum vitae vengono già insegnate a scuola”.

Anche se la scuola, come si dice, non riesce a dare tutto, perché, come scrisse Johann Nestroy, drammaturgo austriaco vissuto nel XIX secolo: "Il mondo è la vera scuola".

Per informazioni: 091 857 70 09 oppure invia un'e-mail a

Red


Foto d'apertura: Keystone / Walter Bieri
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