CADENAZZO - L’Associazione Piano di Magadino a misura d’uomo (APM) ha inoltrato negli scorsi giorni le proprie osservazioni e proposte in merito alle schede di Piano Direttore cantonale (PD) poste in consultazione dal Consiglio di Stato. In linea generale l’APM considera il PD in consultazione uno strumento troppo generico e con latenti grosse contraddizioni come quelle riguardanti lo sviluppo sostenibile, ritenuto il principio di base su cui dovrebbero scaturire le misure pianificatorie, "ma che alla prova dei fatti - commenta l'Associazione - le misure concrete previste vanno in direzione opposta".
Altro tema critico ed in contrasto con la gestione sostenibile del suolo e dell’acqua è, secondo l'APM, quello che concerne il risanamento delle discariche. In questo contesto l’Associazione chiede che la discarica reattore del Pizzante 1, costruita sulla falda e senza vasca di contenimento, sia risanata con urgenza sulla base di accertamenti scientifici neutrali e trasparenti.
Al riguardo del territorio agricolo, l’APM ritiene che, anche grazie al chiaro risultato popolare scaturito dal referendum contro la Variante 95, vi siano ora i presupposti per preservare il territorio centrale del PdM ad un’agricoltura che sia in armonia con gli obiettivi del Parco del PdM.
In concreto l’APM chiede che non siano più fatte estensioni delle zone edificabili a scapito di zone agricole, che si provveda a dezonare le aree industriali e commerciali sovradimensionate, che si provveda al recupero delle zone agricole sottratte più o meno abusivamente nel passato e che sia applicata con rigore la legge per la salvaguardia del territorio agricolo.