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LUGANOPenitenziario cantonale: 'Situazione analoga a un paese del Terzo mondo'

27.03.08 - 13:51
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Penitenziario cantonale: 'Situazione analoga a un paese del Terzo mondo'
LUGANO - Il 1° d'aprile il gruppo del Gran consiglio sulla vigilanza delle carceri avrà un incontro con l'esperto che ha redatto l'audit sul Penitenziario cantonale, documento che è stato consegnato dall'esperto a fine agosto 2007 e che fino ad oggi non è stato ancora reso pubblico.

Alla base di questo documento potrebbe esserci,
, una lettera degli agenti indirizzata al direttore del Dipartimento delle Istituzioni Luigi Pedrazzini in cui veniva spiegata la situazione delle carceri.

A sostegno delle tesi degli agenti di custodia, anche un rapporto redatto da un capo sorvegliante nel maggio del 2007 e indirizzato alla direzione del personale di custodia del penitenziario.

Un rapporto che parla di un effettivo di agenti ridotto al minimo, di una situazione paragonabile a quella di un paese del terzo mondo o dell'Europa dell'Est. In due pagine il documento descrive una situazione effettivamente grave, in cui la sicurezza sarebbe praticamente messa in serio pericolo e dove "un pugno di funzionari è costretto a fare salti mortali per tappare le falle, solo quelle, perché il resto per cui siamo chiamati a operare evidentemente non è possibile metterlo in pratica".

L'estensore del rapporto vorrebbe sapere da chi di dovere, com'è possibile che per poter coprire determinati turni la sezione maschile della Stampa debba ricorrere ad agenti donne, o che un agente in congedo si metta a disposizione per coprire il turno del cuoco.

Manca l'agente al Prato verde, si legge ancora nel rapporto, e anche ai cancelli di sicurezza. La situazione non è gestibile in questo modo e in effetti l'agente scrive che ci sono state 3 risse in 3 giorni, oltre a molte altre problematiche (serratura bloccata alle 19.30 di sera con detenuti in cella al giro ) e non vi era il personale a disposizione per intervenire.

"I delicati e vitali equilibri sulla sicurezza" di cui parlano i responsabili della Stampa non sarebbero per nulla garantiti. Stando al rapporto infatti, è stato permesso ad un'auto civile, alle 19.10 di sera, con minorenni, di scaricare le borse sportive nel carcere penale. Inoltre vengono costantemente lasciate scoperte delle posizioni per andare a coprirne altre e non è possibile raggiungere in caso di bisogno il laboratorio.

Inoltre, si legge ancora sul rapporto, i soliti si devono adoperare dopo tutta una giornata di lavoro a eseguire i giri per non scoprire del tutto le sezioni, che ospitano circa 90 carcerati. E, sempre stando al rapporto, a causa di 5 funzionari assenti per malattia. Il problema si trova forse a monte? Si chiede infine l'estensore del rapporto. Bisogna forse rivedere la famosa pianificazione fatta alla presentazione del nuovo piano d’impiego delle unità operative?

L'effettivo, si conclude ironicamente il rapporto, potrebbe essere sufficiente, ma solo senza prendere in considerazione vacanze, congedi, corsi di formazione degli agenti.
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