LUGANOGli studenti del Liceo 2 criticano "l'ecologia da salotto" dei docenti

LUGANO - La decisione dei docenti del Liceo di Lugano 2 di Savosa di obbligare gli allievi del quarto anno scolastico a compiere il classico viaggio di studio esclusivamente in treno non va giù ai ragazzi.

Gli studenti infatti non se la sentono di raggiungere in treno città come Barcellona, Praga, Berlino, città che se "raggiunte con il treno diventano troppo distanti", fanno sapere i ragazzi , i quali sottolineano che i prezzi del treno sono spesso al di sopra di molti voli low cost.

Ma ai ragazzi non va giù soprattutto la motivazione che è stata fornita dai docenti, ovvero la sensibilizzazione all’ecologia.

" Noi ci chiediamo quale idea pedagogica guidi i nostri docenti, dato che le teorie pedagogiche sono quasi unanimi nel sostenere che imponendo una soluzione non condivisa, non si sensibilizza affatto", scrivono in una nota stampa gli allievi. "Noi siamo sensibili al problema ambientale ma non capiamo per quale motivo occorra fare gli estremisti per i mezzi di trasporto, quando è da anni che chiediamo non solo l’utilizzo della carta riciclata, ma anche il riciclaggio della stessa. Tutte proposte che la Direzione non ha approvato e che il Comitato studentesco ha intrapreso autonomamente. Se si guarda poi il posteggio del Liceo ci si accorge di quanto i nostri docenti favorevoli a questa misura per gli allievi, siano in realtà degli “ecologisti da salotto”: ci sono pochissimi docenti che non fanno uso della propria automobile per venire al lavoro".

Gli allievi nel frattempo hanno firmato una petizione nella quale si chiede che siano gli allievi stessi a decidere in assemblea in quale modo e misura vogliamo fare qualcosa per il nostro ambiente. Sono state raccolte 250 firme, circa 40% di tutti gli studenti del liceo. "Noi siamo il mondo di domani -scrivono i ragazzi - e siamo grandi abbastanza per decidere noi stessi circa problematiche così delicate come l’ecologia. E qualsiasi decisione sarà presa in comune da noi allievi, essa sarà certamente ben più coerente della risoluzione adottata dai docenti".