Acquistata dal Cantone una antica moneta d'argento bellinzonese
L’acquisizione di questo pezzo - unico esemplare conosciuto - assume una particolare importanza culturale. Da una parte infatti il fiorino, dopo essere passato nelle mani di alcuni collezionisti privati, ritorna nel suo originario Luogo di produzione; dall’altra l’acquisto della moneta corona il desiderio espresso da studiosi ticinesi più di un secolo fa, coraggiosamente avviato negli anni Quaranta e concretizzatosi una decina di anni orsono con l’esposizione, nelle sale del museo di Castel Grande a Bellinzona, dei pezzi più prestigiosi usciti dalla zecca di Bellinzona.
Si può pertanto dire che il Cantone Ticino possiede oggi, grazie anche a questa ultima acquisizione, la più importante e completa raccolta di monete della zecca rinascimentale bellinzonese.
L’operazione, cui verrà prossimamente dato il dovuto risalto con una presentazione al pubblico del forino svittese e che ha comportato una spesa di fr. 120’000.-, è stata possibile grazie a un apporto equivalente della Città di Bellinzona e del Fondo Lotteria Intercantonale e a un generoso contributo della Banca dello Stato.