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Prosegue il silenzio stampa dell'UCT.
BELLINZONA - L'Unione dei Contadini Ticinesi (UCT) ha saputo della decisione da parte del gruppo Dall'agricoltura per l'agricoltura (DAPA) di rompere le trattative aperte in data 19 gennaio. La nota pervenuta dall'UCT spiega che "l'apertura delle trattative presupponeva il silenzio stampa da entrambe le parti".
L'UCT annuncia di proseguire a oltranza il silenzio stampa concordato.
Ripercorriamo brevemente le tappe che hanno portato alla rottura tra i due gruppi contadini di categoria. Cominciamo dal 28 aprile 2006 quando l'UCT, per bocca del suo presidente Peter Hess annunciava "alla Camera dell'agricoltura del 28 aprile 2006 la necessità di rivedere gli statuti UCT".
Il 5 luglio 2006 il Consiglio direttivo UCT affrontava per la prima volta la trattanda della revisione degli statuti dell'Unione Contadina, scegliendo l'orientamento di fondo.
E' dal 19 gennaio che i due gruppi mantenevano un silenzio stampa che, come già detto, è stato rotto dal DAPA, che in gennaio aveva concordato l'apertura di trattative su vari punti.
Il 30 gennaio, il Consiglio direttivo prendeva posizione in merito alla richiesta di modifica statutaria (le modifiche statutarie richiedono una maggioranza dei 2/3) sottoposta dal gruppo DAPA e ai principi contenuti. Il Direttivo dell'UCT proponeva la sua linea direttiva che ha sottoposto alla Conferenza dei presidenti degli enti affiliati all'UCT.
Il 13 febbraio è stato il giorno della Conferenza dei presidenti degli enti affiliati, giorno in cui, a grande maggioranza, la Conferenza accettava il messaggio del Consiglio direttivo UCT. Alla conferenza avevano partecipato anche 2 rappresentanti del gruppo DAPA in quanto anche rappresentanti di enti affiliati all'UCT.
In data 20 febbraio il Consiglio direttivo UCT incontrava una delegazione dell'Unione Svizzera dei Contadini (USC) per parlare di questo e altri argomenti.
In data 27 febbraio il Consiglio direttivo dell'UCT approvava una proposta di modifica statutaria in sintonia con quanto scaturito dalla Conferenza dei presidenti e che teneva conto di alcuni aspetti sollevati dal gruppo DAPA e dall'incontro con l'USC.
Il Consiglio direttivo lo stesso giorno non approvava una proposta di convenzione da stipulare tra le parti, sottoposta dall'USC, ritenendola prematura, ma segnalava la disponibilità d'incontrarsi entro il 15 marzo con il gruppo DAPA e il rappresentante USC per discutere insieme la proposta dell'UCT ed eventuali suggerimenti del gruppo DAPA.
