Cerca e trova immobili

TICINOCasellario giudiziale mancante: bocciato il ricorso del Ghiro, che ora va verso il TF

01.03.07 - 14:44
None
Casellario giudiziale mancante: bocciato il ricorso del Ghiro, che ora va verso il TF

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha deciso di respingere il ricorso che Giorgio Ghiringhelli aveva presentato  la scorsa settimana e con il quale il Guastafeste chiedeva di bocciare le candidature  per il CdS e per il Gran Consiglio che alla scadenza del 12 febbraio non avevano ancora presentato l'estratto del casellario giudiziale e che anche dopo l'ultimo termine del 19 febbraio, pur non avendolo ancora fatto, si erano visti ammettere dal Consiglio di Stato.

Le motivazioni addotte dal Governo per respingere il ricorso sono state definite da Ghiringhelli "sconcertanti". In sostanza  il CdS sostiene che nella legge non vi é alcuna base legale formale che gli consente di decidere lo stralcio dei candidati che non hanno presentato l'estratto del casellario giudiziale"

"Quindi dalla decisione del CdS emerge che in realtà nessun candidato aveva l'obbligo di presentare l'estratto del casellario giudiziale e di vedersi sbattuto sul Foglio ufficiale in caso di fedina sporca....incredibile" commenta Ghiringhelli.

"Le Direttive emanate dalla Divisione della giustizia nella fase procedurale precedente - fa notare il Guastefeste - dicevano chiaramente che '... l'imperfetta designazione di un candidato o la sua mancata adesione o la mancata presentazione del casellario giudiziale comporta tuttavia solo lo stralcio dello stesso...(ndr. ossia del candidato)' e dicevano pure che la presentazione del casellario era "obbligatoria". Ebbene, nella sua decisione il CdS ammette che "tali direttive contenevano effettivamente delle indicazioni in merito alla procedura da seguire e alle conseguenze legate alla presentazione o alla mancata presentazione dell'estratto del casellario giudiziale" , ma aggiunge che non deve essere dimenticato "che queste indicazioni hanno come obiettivo principale quello di informare i partiti affinché siano diligenti nell'adempiere il requisito formale previsto dalla legge e voluto dal legislatore cantonale per promuovere la trasparenza delle candidature. Se ne deduce quindi che il CdS emette delle Direttive senza fondamento e senza base legale che poi esso stesso smentisce. Raramente mi era capitato di vedere una simile arrampicata sui vetri per giustificare l'ingiustificabile".

Insomma motivazioni che non convincono per niente Giorgio Ghiringhelli, che ha così deciso di arrivare fino a Losanna: "È probabile che inoltrerò un ricorso al Tribunale federale".


 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE