Lo chiedono, con un'iniziativa generica, i deputati Fiorenzo Robbiani e Raffaele De Rosa (PPD).
La prima: "la concessione a BancaStato o ad una società ad hoc (gestita da BancaStato o da enti terzi) di un capitale di almeno 2 milioni di franchi (equivalente al finanziamento di ca. 66 progetti) da destinarsi al finanziamento dell’attività di micro-credito. Ricordiamo che questo prodotto finanziario è in sintonia con gli attuali scopi perseguiti dalla Banca. Infatti, nella legge sulla Banca dello Stato del Cantone Ticino si legge che BancaStato sostiene “lo sviluppo economico del cantone” (art. 3) e “favorisce sempre nei termini fissati dai regolamenti interni, il credito di carattere sociale” (art. 12)".
La seconda: "le condizioni di erogazione del micro-credito devono tener conto della validità dei progetti e della serietà dei richiedenti, prevedere un tasso vantaggioso per un capitale massimo di circa 30'000 e un periodo di rimborso scaglionato sull’arco di quattro anni al massimo".
La terza: "il capitale di dotazione dovrebbe essere garantito nel tempo grazie ai rimborsi dei crediti in essere. L’esperienza insegna che – anche in Svizzera – un pur modesto capitale di dotazione dovrebbe essere sufficiente per permettere il finanziamento di innumerevoli progetti, e questo grazie a un tasso di perdita assai contenuto che facilita l’autofinanziamento delle attività di micro-credito. Dopo l’erogazione di un capitale iniziale (vedi punto 1), il sistema di micro-credito non dovrebbe quindi generare altri oneri per lo Stato, i cui conti potrebbero addirittura migliorare se talune condizioni dovessero realizzarsi (p. es. minori costi per l’assistenza, ecc.)".
La quarta: "quanto da noi richiesto potrebbe anche essere inserito, se il Consiglio di Stato lo ritenesse opportuno, nell’ambito dell’annunciato pacchetto di misure per l’utilizzo dei proventi dell’oro della Banca Nazionale".
Robbiani e De Rosa chiedono infine "che vengano emanate opportune norme di legge. A tal fine la Commissione incaricata potrà allestire ai sensi dell’art. 98 cpv. 2 lett. b) della Legge sul Gran Consiglio un adeguato progetto elaborato".