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SVIZZERAPrezzo minimo del caffè a 5 franchi? Idea bocciata, ma previsti aumenti

15.10.06 - 11:00
Foto d'archivio
Prezzo minimo del caffè a 5 franchi? Idea bocciata, ma previsti aumenti

BERNA - L'idea della società dei gerenti di caffè "Cafetier-Verband" (SCV), presente soprattutto nella Svizzera tedesca, di stabilire a 5 franchi il prezzo minimo per una consumazione negli esercizi pubblici è stata sonoramente bocciata. Ciò non impedirà comunque un aumento generalizzato dei prezzi l'anno prossimo, indica la direttrice della SCV Johanna Bartholdi in un'intervista pubblicata oggi dal domenicale "SonntagsBlick".

L'idea, ventilata negli scorsi giorni dalla società, ha sollevato un polverone ed ha incontrato moltissime opposizioni: per questo motivo la SCV ha deciso di fare marcia indietro. Ma i prezzi saliranno comunque. I gerenti di caffé - afferma la Bartholdi - hanno bisogno di maggiori entrate e non possono ridurre ulteriormente i costi. Si trovano inoltre di fronte a nuove sfide: i loro margini di guadagno sono sottili, i distributori di birra hanno annunciato un aumento dei prezzi e i negoziati salariali del settore sono a un punto fermo.

Secondo la Bartholdi, ben 1400 delle 2100 aziende che fanno parte dell'associazione chiudono il bilancio in rosso. Il rincaro dei prezzi non risolverà tutti i problemi: per questo motivo bisognerà trovare nuove idee, ha concluso.

ATS
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