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TICINOConflitti d'interesse: urge soluzione, presentata iniziativa parlamentare

16.03.06 - 09:39
Ti Press
Conflitti d'interesse: urge soluzione, presentata iniziativa parlamentare

BELLINZONA -  Conflitti d'interesse. Un male tipicamente ticinese di cui si è fatto un gran parlare in questi ultimi mesi e che da troppi anni coinvolge diverse personalità del potere politico, economico e culturale del nostro Cantone. Un fenoemno che merita attenzione. Soprattutto merita una soluzione e in passato alcuni politici hanno affrontato il problema con varie interpellante e interrogazioni.

È di oggi un'iniziativa parlamentare presentata dal deputato in Gran Consiglio per PLRT Tullio Righinetti. Un'iniziativa parlamentare "affinchè - scrive Righinetti - si arrivi a una soluzione globale e definitiva dei numerosi problemi che concernono i conflitti di interesse presenti nella  realtà istituzionale, politica e partitica ticinese, stabilendo tutti i diritti e i doveri nella legge senza lasciare spazi alle labili e  soggettive considerazioni di opportunità".

Righinetti in sostanza  sottolinea che in politica  è importante che ci siano regole chiare, precise, e non soggette a valutazioni di opportunità. Lo scenario attuale sembra invece proprio orientato verso questa seconda realtà. Righinetti cita infatti un caso emblematico successo alla fine di novembre 2005 in occasione della trattanda concernente la pianificazione ospedaliera e l’elenco degli istituti autorizzati ad esercitare a carico dell’assicurazione obbligatoria contro le malattie.

In quell’occasione , Righinetti aveva presentato - assieme ad altri tre firmatari - una “Proposta d’Ordine” con la quale, dopo avere elencato ben 13 deputati con palesi conflitti di interesse, chiedeveva al Presidente del Gran Consiglio di far sì che i deputati elencati si astenessero da interventi e dal voto.

Lapidaria la risposta del presidente del Parlamento che si è attenuto a quanto dice la legge, ovvero: "L’interesse di un ente di diritto pubblico non implica collisione di interesse  per i membri dei suoi organi salvo per il voto di scarico".

"A dire il vero non ci aspettavamo altro dal profilo giuridico - scrive Righinetti nella sua iniziativa parlamentare, e aggiunge "ben diverso atteggiamento ci auguravamo dal profilo del buon senso e della responsabilità individuale da parte dei colleghi coinvolti".

Pertanto chiede di introdurre "chiare clausole di incompatibilità nonché di tutte le possibili collusioni tra le funzioni di dirigente dello Stato e la carica di Municipale, come pure  di membro di Consigli di Amministrazione di SA", e chiede inoltre che si "stabiliscano per  tutte le possibili incompatibilità e conflitti di interesse  norme puntuali e  precise che dicano senza ombra di dubbio quello che è lecito e quello che invece non lo è, evitando di dovere fare ricorso al labile concetto di “opportunità politica o di altra natura”.

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