Cerca e trova immobili

MURALTOSicurezza nel locarnese? È falso sostenere che è migliorata. I fatti di cronaca lo dimostrano

04.02.06 - 16:55
None
Sicurezza nel locarnese? È falso sostenere che è migliorata. I fatti di cronaca lo dimostrano

MURALTO - In un comunicato stampa diramato in giornata, Ivan Schmidt di Sensogiovane.ch replica pesantemente alle varie dichiarazioni dei Capi dicastero sicurezza di Muralto e Locarno che, dopo l'ennesimo fatto di cronaca avvenuto ieri ai danni di un giovane rapinato e aggredito vicino alla stazione di Muralto, hanno dichiarato pubblicamente: “si tratta di casi isolati. La sicurezza nel locarnese è migliorata”.

Sensogiovane.ch non accetta queste dichiarazioni ritenendole non in linea con la realtà e nel proprio comunicato stampa Ivan Schmidt non manca di elencare tutti i fatti di cronaca nera del locarnese negli ultimi anni.

Sfogliando i giornali degli ultimi mesi - sostiene Schmidt - si puo’ notare con precisione, che dopo ogni episodio di cronaca nera nel Locarnese, i capi dicastero Franscella, per Muralto, e Pellegrini, per Locarno, usando sempre le stesse frasi da anni, cercano di sdrammatizzare e insabbiare i fatti.

Davvero credono che i cittadini siano così stupidi da non rendersi conto che sussiste un grave problema di sicurezza a Locarno? Davvero ci vogliono fare fessi assicurando che la stazione di Muralto è sorvegliata 20 ore su 24? Ci spiegate allora come mai possano accadere fatti come la recente aggressione?

Queste sono alcune delle domande che Sensogiovane.ch pone agli interessati.

È dal marzo 2003 che regolarmente denunciamo la situazione di degrado e malandazzo nel contorno della Stazione di Muralto e che sussiste un grave problema di sicurezza, che di sicuro non viene risolto con l’ausilio delle telecamere, anzi - continua il comunicato. È una assurda falsità affermare che la sicurezza è migliorata e migliorerà ancora. Dichiarare questo significa prendersi gioco della popolazione che davvero comincia a sentirsi insicura, rinunciando ed evitando di frequentare la stazione di Muralto ad alcuni orari, con tutti i danni del caso anche per i commercianti che esercitano nei dintorni.
Si è passato dal malandazzo sui treni in attesa - prosegue Schmidt - che sono diventati una sala di fumatori di canapa, alle aggressioni, all’omicidio che tutti ricorderete, ai vandalismi, agli assembramenti quotidiani sul lungolago di Muralto da parte di un gruppo di non meglio identificati, agli scippi.

I fatti sono che:

1) Il promesso potenziamento dell’organico di Polizia ,di potenziamento ha solo la parola!
2) La maggiore illuminazione la vediamo unicamente in Piazza durante il Festival del Film!
3) Le telecamere di videosorveglianza costate 175.000 franchi (la sicurezza di Locarno vale quasi gli stessi soldi spesi per l’esposizione di P. Casè alla Casa Rusca), sono per la maggioranza inutili e un alibi per non prendere sul serio il problema.

Da allora abbiamo proposto al Municipio di Locarno diverse altre misure, in particolare quella della sentenza del Tribunale di Berna che recita la costituzionalità nell’allontanare e vietare il sostare in un determinato luogo di persone indesiderate e che creano disturbo alla quiete.
I cittadini bravi a lamentarsi dei problemi di sicurezza, tutti ad alzare la voce quando succede una rissa, tutti a lamentarsi se gli rompono la pianta o la vetrina del negozio, se urinano sulla porta e imbrattano i muri della casa, se trovano la macchina graffiata oppure sentono schiamazzi tutta la notte.


Sensogiovane.ch invierà un’ennesima petizione sui seguenti punti:
 
1) quanti sono stati (negli ultimi 2 anni), gli interventi nel Locarnese da parte della Polizia Cantonale e comunale di Locarno e Muralto a seguito di risse, aggressioni, scippi, danneggiamenti, atti di vandalismo, disturbo della quiete pubblica, ecc..
2) in quanti di questi casi sono coinvolti minorenni o giovani appena maggiorenni.
3) quanto sono già costati al contribuente questi interventi.
4) richiesta per la chiusura della stazione di Muralto dopo un certo orario.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE