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LUGANO - Dopo i due aperitivi musicali di Mendrisio che ha visto spopolare i Soft Machine, Sam Tshabalala & Sakeba, Gilad Atzmon e Lura, Estival Jazz si sposta - come tradizione vuole - in Piazza della Riforma.
La rassegna propone questa sera McCoy Tyner. Testimone della grande lezione di Thelonious Monk e di Art Tatum, il pianismo di McCoy ha attraversato e segnato tutta un’epoca, a partire da quel leggendario quartetto capitanato da John Coltrane (con Elvin Jones alla batteria) che dal 1960 al 1965 firmò pagine memorabili come “My Favorite Things”. Dopo anni di affermazioni in Trio, McCoy si presenta a Estival accompagnato da altri quattro straordinari musicisti: Gary Bartz, sassofonista dalle reminiscenze parkeriane, Ravi Coltrane, figlio d’arte con un cognome impegnativo ma con un percorso artistico di tutto rispetto, Charnett Moffett e Eric Gravatt.
La serata continuerà all'insegna delle atmosfera “world” grazie a Lucky Dube, l’artista che in Sud Africa ha venduto più dischi in assoluto (anche più della mitica Miriam Makeba). Da tutti indicato come il principale protagonista della scena reggae a livello mondiale, il modello interpretativo di Lucky Dube si ispira a Peter Tosh e alle radici africane di ritmi e melodie che si sono imposte nel mondo per il carattere trascinante e la freschezza delle sue trame musicali.
Per concludere la prima serata, gli organizzatori hanno voluto chiamare un indiscusso principe della scena house mondiale e il gruppo più “trendy” attualmente a New York: Louie Vega & His Elements Of Life. Con una musica difficilmente etichettabile così ricca com’è di suoni “world”, latin, house e latin grounge, Louie Vega si è imposto per il suo groove multietnico dal sapore tropicale. A conferma che oggi la musica vive di contaminazioni, il concerto di Louie Vega con la sua numerosa band corrisponde a una generosa gita fra suoni elettronici e naturali, fra percussioni evocatrici di danze salsere ritmi brasiliani dai quali potrebbero scaturire intrecci polifonici tangheri.
