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TICINOGolf, quanto ti amo

04.03.05 - 07:30
L'auto preferita dai ticinesi? La Golf. E questo nonostante il tempo che passa, la concorrenza che è sempre più spietata e qualificata ed il mercato che è più affollato che mai.
Foto d'archivio
Golf, quanto ti amo
L'auto preferita dai ticinesi? La Golf. E questo nonostante il tempo che passa, la concorrenza che è sempre più spietata e qualificata ed il mercato che è più affollato che mai.

 
LUGANO - Su un totale di 139'340 vetture circolanti in Ticino la VW Golf, con 14'289 veicoli, risulta essere l'auto preferita dai ticinesi. Come commentare questo dato? Lo abbiamo chiesto ad un esperto del settore: l'ingenier Silvio Bizzini, direttore del Garage Cassarate.
"A mio modo di vedere - ci spiega Bizzini - il fattore determinante per il successo di questo modello è il valore aggiunto che dà in termini di qualità e sicurezza.  Ma è anche importante l'alto valore dell'usato Golf in commercio. Inoltre penso che abbia un peso il fatto che la Golf è un modello che non classifica il guidatore. Può essere guidata dal presidente di una grossa banca, come pure dall'impiegato. Ed infine si può dire, guardando all'indietro, che fondamentalmente al Golf ha ripreso il successo della Maggiolino. Un'altra vettura che non classificava il guidatore e che esprimeva alto valore aggiunto in qualità e sicurezza; insomma un investimento sicuro. La Golf è una somma di tutto ciò. Parecchie marche hanno cercato di imitarla. Nessuno finora c'è riuscito".

La VW Golf d'altra parte, con 237'040 veicoli circolanti, è l'auto preferita, in assoluto, anche dagli svizzeri. Ed è in testa alle classifiche in tutti e 26 i cantoni senza eccezione. Un vero e proprio dominio. Quali le radici di questo successo?
"A quanto detto precedentemente aggiungo che sono quasi 30 anni che VW continua a produrre Golf di qualità e a mantenerne l'immagine. Ci sono marche che sono riuscite a far evolvere dei modelli per anni, ma che poi gli hanno cambiato il nome. Un esempio: se una volta c'era la Opel Kadett oggi c'è l'Opel Astra. La VW, con la Golf, è una delle poche che ha mantenuto marca e modello. Certo per riuscirci bisogna avere successo nelle vendite".

Tornando ai dati riguardanti il Ticino, la Golf - in quanto a numero totale di veicoli circolanti - è seguita dalla Opel Astra, dalla BMW 3 , dalla VW Polo, dalla Opel Corsa, dalla Toyota Corolla, dalla Audi A4, dalla Vw Passat, dalla Fiat Punto e dalla Mercedes E. Dunque, tra le Top 10, possiamo contare ben otto auto tedesche, una giapponese ed una italiana. Come commentare questo dato?
"Noi svizzeri, e così i ticinesi, rispetto a tutte le altre nazioni europee, abbiamo gli standard di gamma più alti. La Golf olandese, per esempio, è molto più povera rispetto a quella svizzera. Noi comperiamo vetture con più equipaggiamento, quindi con dei valori aggiunti maggiori. Ed è un fatto storico che la vettura tedesca ha una qualità altissima. Dunque risponde al meglio alla domanda svizzera. Le faccio un altro esempio, banale che ma rende l'idea. L'auto tedesca, se paragonata ad un whisky, è come un Premium. Sempre di whisky si tratta, ma ha qualcosa in più. E su un mercato come quello svizzero, che ha motorizzazioni ed equipaggiamenti molto alti, quel qualcosa in più fa la differenza.
Un altro esempio: oggi come oggi se sul mercato europeo esce una nuova vettura con 12 cilindri e se si guarda qual è il paese che la acquista di più in proporzione al numero degli abitanti, può scommettere quanto vuole che quel paese sarà la Svizzera. E questa tipologia di vetture esce soprattutto dalle case tedesche.
In quanto al Ticino uno si può chiedere: "E' vicino all'Italia, si venderanno molto auto italiane". Ed invece non è così. Diciamolo: facendo la somma di tutto ciò che rappresenta l'automobile, la vettura tedesca deve avere una marcia in più, sennò i ticinesi mica le comprerebbero in massa. Una marca può fare tutte le pubblicità che vuole, ma se il cliente non è soddisfatto del prodotto quando cambierà automobile cambierà anche marca e modello".

Ed infine: pensa che questo trend, in Ticino, proseguirà anche in futuro?
"Penso di si. Nel senso che il mercato, nella sua specificità, non cambia di tanto. Ma c'è un fattore da valutare con attenzione: la grandissima concorrenza che esiste tra i vari marchi fa si che ci sia una spinta evolutiva molto forte. Cominciano ad arrivare sul mercato le prime vetture ecologiche. Ma non bisogna lasciarsi prendere da facili entusiasmi. La vettura ibrida non è quella che risolve i problemi. Il futuro va sicuramente verso l'idrogeno e le pile a combustibile. Tutte le marche hanno dei prototipi. Ma non bisogna pensare: "domani ce l'ho". Credo infatti che prima del 2015 non possiamo aspettarci dei veicoli di questo tipo, di alta qualità, ed acquistabili dal comune mortale".

RED

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