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AMBRÌ PIOTTALa "Nuova Valascia" è ferma al palo

27.01.05 - 01:16
I lavori di ristrutturazione per il progetto "Nuova Valascia" sarebbero dovuti partire quest'estate, ma sono bloccati dalla situazione debitoria dell'Associazione HCAP. Visto lo stallo la HCAP SA torna dunque a parlare di uno stadio nuovo di zecca.
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La "Nuova Valascia" è ferma al palo
I lavori di ristrutturazione per il progetto "Nuova Valascia" sarebbero dovuti partire quest'estate, ma sono bloccati dalla situazione debitoria dell'Associazione HCAP. Visto lo stallo la HCAP SA torna dunque a parlare di uno stadio nuovo di zecca.
di Joe Pieracci

AMBRÌ PIOTTA - Progetto "Nuova Valascia", a che punto siamo? In autunno il CdT aveva presentato in anteprima il progetto di intervento in tre tappe che, prendendo avvio nell'estate 2005, avrebbe potuto permettere all’Ambrì di avere la ormai vetusta Valascia completamente rinnovata già per il campionato 2007-2008. Ebbene, c'è una novità. Ed è negativa. E infatti molto difficile che i lavori inizino già quest'estate.

Per capire meglio il problema ci vuole ora una premessa: la Valascia non è dell'HCAP SA, che finanziariamente è una SA sana, ma è dell'Associazione HCAP, che ha un debito ipotecario di circa 3 milioni di franchi - accumulato dal 1937 ad oggi - nei confronti di alcuni istituti di credito, ma per la maggior parte nei confronti di BancaStato. L'Associazione sta dunque cercando, con BancaStato, di trovare una soluzione per risanare i suoi conti.

Il presidente dell'Associazione è l'ex presidente biancoblù Emilio Juri. A lui abbiamo dunque chiesto di fare il punto della situazione. "Le discussioni con Banca Stato - ci ha spiegato - sono tutt'ora in corso. Noi abbiamo fatto una prima proposta a BancaStato, che da parte sua in dicembre ha risposto con una contro-proposta. La stiamo valutando. Ma non dovrebbe rientrare nelle nostre possibilità. Ora si tratta dunque di discutere questa seconda proposta. Di vedere se ci sono ulteriori spazi di manovra".

In sostanza BancaStato è disposta a fare uno sconto, ma l'Associazione HCAP chiede all'istituto guidato da Donato Barbuscia uno sforzo maggiore. Intanto però il protrarsi della trattativa blocca l'avvio dei lavori.

Le chances che si arrivi ad un accordo in tempi brevi, diciamo per l'estate, ci sono? "Noi - ha spiegato ancora Emilio Juri - siamo convinti di riuscire a portare in porto il risanamento dell'Associazione. BancaStato ci ha dato dei segnali positivi. Sono disponibili. E sono disposti a discutere ancora. Una volta fatto questo passo ci occuperemo anche dei finanziamenti per iniziare i lavori veri e propri. Quest'estate qualche lavoro bisognerà comunque farlo. Ma il progetto della "Nuova Valascia" non dovrebbe partire, ancora".

"Nuova Valascia", un progetto in stallo

"Il progetto - ci ha raccontato Emilio Juri - è uno solo. Ed è nelle mani dell'Associazione da diversi anni". Vediamolo, dunque, come era stato presentato dal CdT (vedi anche disegno sopra, ndr.).

La prima fase dei lavori prevede la sostituzione dei macchinari di produzione del freddo ad anidride carbonica e la posa della nuova piastra di raffreddamento.

La seconda prevede le nuove uscite di emergenza (tribune e curva sud), la creazione del locale di gestione della sicurezza, i nuovi spogliatoi che verranno ubicati sul lato posteggi dove saranno creati anche degli spazi per l’accoglienza e la ristorazione, dei nuovi posti di tribuna (est), il rinnovamento degli spalti ed un aumento del numero di posti auto (grazie alla costruzione di una rampa sopra il sedime di posteggi attualmente esistente).

La terza fase dei lavori prevede infine gli ampliamenti delle tribune lato ovest (verrà eliminato l’attuale ristorante) e degli spalti in curva sud, proprio sopra l’attuale curva sud verrà poi allestita una tribuna ed in quella zona verranno poi creati altri servizi e spazi per l’accoglienza.

Il progetto, infine, comprende anche l’eliminazione della formazione della condensa tramite alcune migliorie nella copertura. La Valascia rimarrà aperta ma, per eludere l’influenza del vento, saranno posate delle protezioni lamellari.

Costo totale dell'operazione: 9,5-10 milioni di franchi. Capienza: 6.500 spettatori circa.

E se la trattativa tra l'Associazione e BancaStato dovesse fallire?

I nuovi scenari potrebbero essere i seguenti: ristrutturazione su altre basi e con altre risorse finanziarie della vecchia Valascia oppure realizzazione di un pista nuova di zecca in un altro posto, magari all'aerodromo.

Quel che è certo è che l'HCAP SA non resta con le mani in mano e si sta preparando su diversi scenari. "Stiamo valutando la situazione - ci ha spiegato il vice presidente Davide Mottis - e probabilmente costituiremo un gruppo di lavoro specifico fatto di tecnici che valuterà attentamente la questione. Dobbiamo valutare se continuare a lavorare su un progetto di principio che era quello di ristrutturare la pista attuale o se invece fare una pista nuova. Certo che se propenderemo per la seconda ipotesi bisognerà poi decidere dove costruire la nuova pista e vedere chi potrà finanziarla".

Non sarebbe più semplice far fallire l'Associazione e ripartire da zero?

Abbiamo girato il dubbio a Davide Mottis: "No. E comunque non toccherebbe a noi dell'HCAP SA. Visto che l'Associazione è un'entità giuridica separata dalla nostra. Noi ci siamo fatti promotori nell'attivare una soluzione perché è nei nostri interessi, però in fin dei conti è l'Associazione la proprietaria, così come è l'Associazione ad avere una situazione debitrice nei confronti delle banche. E quindi il destino della Valascia non è nelle nostre mani. E' in quelle dell'Associazione. Noi, chiaramente, dovremo essere pronti a reagire, a dipendenza delle decisioni che prenderà l'Associazione".

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