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LUGANOArte, il linguaggio dell'infanzia nell'arte

02.07.04 - 10:24
"Les enfants terribles- il linguaggio dell´infanzia nell´arte 1909-2004". La mostra sarà inaugurata a Lugano il 10 ottobre prossimo per protrarsi fino al 16 gennaio 2005
Pablo Picasso, Baigneurs à la Garoupe, 1957
Arte, il linguaggio dell'infanzia nell'arte
"Les enfants terribles- il linguaggio dell´infanzia nell´arte 1909-2004". La mostra sarà inaugurata a Lugano il 10 ottobre prossimo per protrarsi fino al 16 gennaio 2005

LUGANO  - Il disegno infantile, visto come espressione di una creativita´ libera e scevra da condizionamenti e da sovrastrutture culturali e sociali, ma verso cui rivolgersi per liberarsi dal peso della tradizione. E´ questo uno dei temi che ha fortemente interessato le avanguardie storiche. Su questa falsariga si articolera´ la mostra "Les enfants terribles- il linguaggio dell´infanzia nell´arte 1909-2004", che sara´ inaugurata a Lugano il 10 ottobre prossimo per protrarsi fino al 16 gennaio 2005.

L´argomento trattato e´ alquanto vasto e complesso e si e´ percio´ deciso di concentrare l'attenzione sul confronto tra i linguaggi figurativi, cercando di porre in evidenza la presenza di forme debitrici del vocabolario infantile nell'arte moderna. In rassegna vi saranno circa 120 opere tra disegni, dipinti, sculture, video e installazioni realizzate da 30 artisti di fama internazionale. La mostra si inserisce in un ciclo espositivo ideato e curato dal Museo Cantonale d´Arte, mirato ad approfondire tematiche fondamentali per lo sviluppo dell´arte moderna.

Oltre ad offrire opportunita'di studio e di approfondimento, la promozione di questi progetti intende rendere accessibili, attraverso una chiara impostazione didattica del percorso espositivo, argomenti complessi e ricchi di stimoli anche per un pubblico non specializzato. Unico lavoro antecedente al periodo delle Avanguardie, e che sara´ piazzato in apertura del percorso, e´ una tavola intitolata "Ritratto di fanciullo con disegno" (1520) di Giovanni Francesco Caroto, nella quale e´ visibile, sul foglio sorretto appunto dal ragazzo rappresentato, un disegno raffigurante una figura umana schematica tracciata come di solito fanno i bambini, anche quelli del nostro tempo. Tale premessa, come punto di avvio della mostra, permettera´ di cogliere, nell'accostamento con i protagonisti del Blaue Reiter, il mutamento radicale intervenuto con la modernita' nel rapporto fra arte colta e disegno infantile.

I primi artisti ad interessarsi intensamente al disegno infantile furono Wassily Kandinsky con Gabriele Münter e il Gruppo del Cavaliere Azzurro. Essi riunirono una collezione di disegni di bambini, ora di proprieta´ del Lenbachhaus di Monaco, pubblicati in parte nell´Almanacco del "Cavaliere Azzurro" a fianco di opere di Henri Rousseau e di Pablo Picasso. Anche Paul Klee colleziono´ numerosi disegni ascrivibili a questo contesto, compresi quelli del figlio Felix. In modo meno sistematico, ma altrettanto significativo, altri artisti hanno osservato con grande attenzione il disegno infantile. Fra loro si possono citare Pablo Picasso, Juan Miro', Jean Dubuffet, Alexej Jawlensky, Fortunato Depero.

Le opere di questi artisti, in molti casi vere e proprie icone delle Avanguardie, comporranno la sezione storica della mostra. Ordinata filologicamente, tale sezione presentera´ i disegni di bambini appartenuti agli artisti (in particolare la collezione di Kandinsky e della Münter e il gruppo di disegni raccolti da Dubuffet provenienti dal Musee de l'Art Brut di Losanna) affiancati alle opere degli artisti medesimi. Molti, tra istituzioni e privati, hanno accettato di prestare le opere in loro possesso, e cosi´ saranno messi a fianco capolavori e opere raramente viste in un percorso che consentira´ di rilevare la presenza nei loro lavori di una grande varieta' di elementi caratteristici della creativita' dei piu´ piccini.

Nell´arte degli ultimi decenni, la presenza di elementi appartenenti al mondo infantile e´ ormai ricorrente, e la rassegna ne da´ saggio con una notevole selezione di opere, realizzate da artisti riconosciuti in ambito internazionale, dagli anni sessanta ad oggi, volta a sottolineare la presenza dell'elemento puerile nell'arte contemporanea. In questa ultima sezione saranno presenti opere di Donald Baechler, Christian Boltanski, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Fischli Weiss, Gary Hill, Mike Kelley, Zoe Leonard, Urs Lüthi, Eva Marisaldi, Fausto Melotti, Annette Messager, François Morellet, Liliana Moro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Pia Stadtbaumer, Jean Tinguely e Rosemarie Trockel.

La mostra e´ a cura di Marco Franciolli, direttore Museo Cantonale d´Arte, Lugano e di Helmut Friedel, direttore Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco e Giovanni Iovane, docente di Storia dell´Arte Moderna e Contemporanea, Accademia di Brera, Milano.

 
 

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