Gli interventi della polizia nei centri di accoglienza per asilanti si susseguono, ma non risolvono del tutto il problema dello spaccio di droga
LUGANO - Sono in molti a dubitare che i vari blitz da parte della polizia nei centri per richiedenti lasilo della Croce Rossa che sono ripresi attivamente negli scorsi giorni, contribuiscano effettivamente a risolvere il problema dello spaccio di droga, un problema che molto spesso ha radici proprio in questi centri di accoglienza. Gli interventi della polizia riportano esclusivamente una situazione di calma apparente e momentanea. Poi, lo spaccio di droga ripende normalmente.
Una sensazione questa che trova conferma anche nelle parole di molti responsabili che lavorano direttamente nel settore. In un'intervista rilasciata al Cdt, Fabrizio Comandini responsabile dei centri della Croce Rossa ha dichiarato che "dopo larrivo della polizia i richiedenti sono un po più tranquilli allinterno dei centri, però non abbiamo la sensazione che lattività di spaccio abbia subito una battuta darresto".
Molti utenti che abitano nelle zone adiacenti ai centri di accoglienza ci segnalano continuamente che il mercato della droga avviene quotidianamente sotto i loro occhi, e questo nonostante la polizia intervenga regolarmente con dei controlli. Una situazione che contribuisce a creare un forte malcontento da parte della popolazione, a volte eccessivo, e che facilmente può sfociare in sentimenti di razzismo, facendo di tutta l'erba un fascio.