BERNA - Le condizioni per il trasporto merci ferroviario in Svizzera dovrebbero migliorare. Ne è convinta la commissione dei trasporti del Consiglio nazionale che è entrata in merito (17 voti a 7) sul progetto del Consiglio federale che si prefigge di concentrare e rafforzare l'impatto degli strumenti di promozione istituiti nel corso degli anni.
Stando al Governo, in futuro le FFS non dovrebbero più essere obbligate per legge a fornire prestazioni nel traffico merci come compito chiave. La revisione totale della legge sul trasporto di merci prevede di rafforzare il trasporto su rotaia grazie a nuovi strumenti che garantiranno a lungo termine diritti di circolazione (tracce) interessanti. Inoltre, si vuole migliorare il coinvolgimento dei Cantoni e degli attori del settore nel processo di pianificazione.
Nel suo progetto, l'Esecutivo ha rinunciato a fissare per il traffico merci ferroviario un obiettivo di trasferimento simile a quello in vigore per il trasporto merci transalpino. A tale proposito, indica una nota odierna dei Servizi parlamentari, la commissione ha respinto ogni tentativo di fissare "obiettivi e compiti quantitativi del trasferimento del traffico interno su ferrovia inteso come approvvigionamento di base".
Per 13 voti a 12 è stata invece accolta una proposta delle imprese di trasporto secondo cui i lavori di sostituzione degli impianti di trasbordo per il traffico combinato e dei binari di raccordo possono essere finanziati mediante contributi federali fino a un limite massimo dell’80%.
Per 16 voti a 7, la commissione ha respinto invece la proposta di stralciare un passaggio dell'articolo 9 della legge secondo cui il contributo della Confederazione non può superare l'importo del finanziamento cantonale. Bocciato per 16 voti a 9 anche l'estensione da tre a cinque anni del finanziamento iniziale di nuove offerte nel trasporto di merci.
L'esame delle legge continua. Il dossier dovrebbe essere affrontato in aula nel dicembre prossimo.
Ats