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VALLESEVallese deve rivedere il sistema di elezione al Gran Consiglio

19.02.14 - 12:30
Vallese deve rivedere il sistema di elezione al Gran Consiglio

LOSANNA - Il Canton Vallese deve rivedere il suo sistema elettorale proporzionale in vista delle elezioni al Gran consiglio del 2017. Stando al Tribunale federale (TF) la suddivisione attuale dei distretti e semidistretti in circoli elettorali non soddisfa le condizioni poste dalla Costituzione federale per motivi di dimensione.

 

Alle ultime elezioni, nella metà dei 14 circoli sono stati attribuiti sei o meno dei 130 seggi, nei due più piccoli perfino solo due. Per ottenere una poltrona, in questi sette piccoli circoli la partecipazione al voto dev'essere tra il 14 e il 33%. Secondo la prassi del TF, tuttavia, il quorum naturale di principio non deve superare il 10% per rispettare le esigenze del sistema proporzionale, altrimenti troppi voti rimangono senza effetto.

 

I giudici di Mon Repos hanno pertanto respinto il ricorso di undici aventi diritto di voto di svariati partiti contro una decisione del Consiglio di Stato vallesano, il quale aveva scelto tale ripartizione.

 

Dieci anni fa il TF aveva ancora respinto un ricorso contro il sistema elettorale vallesano considerando la grande valenza storica dei distretti. Ma da allora le circostanze sono cambiate, affermano i giudici losannesi: da un lato si sono aperte possibilità che permetterebbero di mantenere circoli di piccole dimensioni e di supplire alle manchevolezze, dall'altro sono in corso sforzi che relativizzano l'importanza dei distretti.

 

Difatti, nel 2011 è stata inoltrata l'iniziativa popolare "Ogni voto conta", volta a modificare il sistema di elezione del parlamento cantonale. I due presidenti del comitato - i deputati Jean-Luc Addor (UDC) e German Eyer (PS) - figurano tra i ricorrenti al TF.

 

Stando ai giudici di Mon Repos, se le autorità vorranno conservare i distretti e semidistretti per le elezioni del parlamento cantonale dovranno adottare misure di compensazione, ad esempio la creazione di associazioni di circoli elettorali o l'introduzione del sistema del "doppio Pukelsheim".

 

Ats

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