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GRIGIONIGoverno fotocopia con una novità: nell'esecutivo torna una donna

15.05.22 - 16:20
Immutata la ripartizione dei seggi nel Consiglio di Stato retico: tre all'Alleanza del Centro, uno al PLR e uno al PS.
Keystone
La neoeletta Carmelia Maissen.
La neoeletta Carmelia Maissen.
Fonte ats
Governo fotocopia con una novità: nell'esecutivo torna una donna
Immutata la ripartizione dei seggi nel Consiglio di Stato retico: tre all'Alleanza del Centro, uno al PLR e uno al PS.
I nuovi consiglieri di Stato sono Marcus Caduff, Martin Bühler, Peter Peyer, Carmelia Maissen e Jon Domenic Parolini. Resta fuori l'UDC, che si consola con l'avanzata in Gran Consiglio.

GRIGIONI - Il Consiglio di Stato del Canton Grigioni continuerà ad avere tre esponenti dell'Alleanza del Centro, uno del PLR e uno del PS. La novità è il ritorno in governo di una donna: Carmelia Maissen del Centro. La partecipazione al voto ha raggiunto il 39,5% e la maggioranza assoluta per ambire ad una delle cinque poltrone del governo si è fissata in 17'278 schede.

Dopo lo spoglio di tutti i 101 comuni, in testa si è piazzato con 29'991 schede il direttore dell'economia pubblica e della socialità Marcus Caduff (Centro, ex PDC), davanti a Martin Bühler (PLR, nuovo, 28'649 schede).

Entra l'ex capo dello stato maggiore coronavirus - Martin Bühler - che si è fatto conoscere in particolare in qualità di capo dello stato maggiore di condotta sul coronavirus - ha comodamente conservato la poltrona dell'attuale responsabile delle finanze e collega di partito Christian Rathgeb, che non si è potuto ripresentare per raggiunto limite di mandati. Segue con 26'063 suffragi Peter Peyer (uscente, giustizia, sicurezza e sanità), esponente del PS che per queste elezioni ha stretto un'alleanza con i Verdi.

Una donna in governo - Al quarto posto, con 25'145 schede, la candidata del Centro Carmelia Maissen. Gran consigliera e sindaco di Ilanz, la nuova donna in governo prende a sua volta il posto di Mario Cavigelli (ex PDC), capo del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità, che pure non si è potuto ripresentare dopo tre legislature. Le donne non erano più rappresentate nell'esecutivo retico dal 2018, quando Barbara Janom Steiner (dell'allora PBD) non si era ripresentata per raggiunto limite di mandati.

Parolini "eterno" quinto - La quinta ed ultima poltrona è andata, con 25'039 schede, all'attuale capo del Dipartimento educazione, cultura e ambiente Jon Domenic Parolini (Centro, ex PBD).

Fuori l'UDC - Chiaramente distaccato e fuori dai giochi, pur avendo superato con 18'926 schede la maggioranza assoluta, il candidato dell'UDC Roman Hug, presidente della sezione grigionese del partito, gran consigliere e sindaco di Trimmis. L’UDC non è più rappresentato nel governo retico dal 2008, dopo la nascita del PBD a causa delle vicende legate all'elezione di Eveline Widmer-Schlumpf in Consiglio federale al posto di Christoph Blocher. Roman Hug è il terzo candidato a fallire l'obiettivo, dopo Heinz Brand (2010 e 2014) e Walter Schlegel che nel 2018 era finito sesto a soli 31 voti dall'ultimo degli eletti Jon Domenic Parolini.

In Parlamento vincono i poli - Nel Gran consiglio dei Grigioni avanzano l'UDC - ma senza fare il colpaccio e rimanendo il quarto gruppo con 25 seggi - e l'alleanza elettorale fra PS e Verdi, con 27 rappresentanti a Coira. Crolla l'Alleanza del Centro e cala anche il PLR.

In base ai risultati definitivi, il Centro è il partito di maggioranza relativa con 34 seggi su 120. Soprattutto a causa del nuovo sistema bi-proporzionale, più rappresentativa delle forze politiche a livello cantonale, il nuovo partito nato un anno fa dalla fusione fra PDC e PBD perde però 20 seggi rispetto al risultato complessivo dei due partiti quattro anni fa.

L'UDC conquista 16 nuovi seggi, ma non raggiunge le previsioni dei sondaggi che davano i democentristi davanti al PLR. I liberali-radicali - primo partito in parlamento quattro anni fa - scendono da 36 a 27 gran consiglieri.

Grazie all'alleanza delle liste con i Verdi, anche il PS manderà nella prossima legislatura a Coira 27 deputati, 9 in più rispetto a quattro anni fa. Quinto partito nel parlamento retico, i Verdi liberali salgono a loro volta da 3 a 7 gran consiglieri e potranno così formare un gruppo parlamentare.

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