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SVIZZERAPer i russi sarà più difficile ricevere il visto in Svizzera

27.02.22 - 22:03
Sarà probabilmente una delle misure che il Consiglio federale adotterà, secondo Karin Keller-Sutter
keystone-sda.ch / STF (STEPHANIE LECOCQ)
Per i russi sarà più difficile ricevere il visto in Svizzera
Sarà probabilmente una delle misure che il Consiglio federale adotterà, secondo Karin Keller-Sutter

BERNA - Le condizioni per la concessione di un visto ai cittadini russi devono essere inasprite. Lo ha detto la consigliera federale Karin Keller-Sutter dopo la riunione straordinaria dei ministri degli interni dell'Ue a Bruxelles, a cui la Confederazione è associata.

La responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha dichiarato che la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) è in procinto di stabilire quanti visti sono stati concessi ai cittadini russi in Svizzera. Il caso dei diplomatici russi deve essere preso in considerazione, ha precisato.

Secondo Karin Keller-Sutter, il Consiglio federale deciderà inoltre domani un inasprimento delle misure contro la Russia. L'amministrazione federale sta preparando diversi possibili provvedimenti. Poiché non le è possibile anticipare le discussioni di domani in seno al collegio governativo, Keller-Sutter non ha voluto fornire dettagli su quanto bolle nella pentola dell'amministrazione.

Praticamente nessuna domanda d'asilo - Il tema principale della riunione ministeriale riguardava tuttavia l'accoglienza dei cittadini ucraini che fuggono la loro terra per rifugiarsi in un Paese dello Spazio Schengen, di cui fa parte anche la Svizzera.

La Polonia ha per esempio accolto 250'000 Ucraini che hanno lasciato la loro patria. «Ma non c'è praticamente alcuna domanda d'asilo», ha osservato la consigliera federale. «Molti di loro stanno da amici o parenti. Siamo stati d'accordo che occorre farli entrare (nello Spazio Schengen)». I cittadini ucraini non hanno bisogno di un visto per entrare nell'area Schengen, a condizione che non vi rimangano per più di tre mesi. Una questione importante, che deve ora essere chiarita, è cosa succederà una volta trascorsi i 90 giorni, ha spiegato la responsabile del DFGP.

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