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SVIZZERAAltri miliardi per l'economia: aiuti anche per le grandi imprese

17.02.21 - 15:00
Il Consiglio federale ha deciso di portare a 10 miliardi i franchi a favore del programma per i casi di rigore
Keystone
Altri miliardi per l'economia: aiuti anche per le grandi imprese
Il Consiglio federale ha deciso di portare a 10 miliardi i franchi a favore del programma per i casi di rigore
Più sostegno pure per le persone disoccupate o in regime di lavoro ridotto.

BERNA - Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha deciso di sottoporre al Parlamento la base per aumentare a 10 miliardi di franchi i fondi a favore del programma per i casi di rigore. Il Governo propone inoltre una modifica della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione. La Confederazione dovrà assumersi i costi delle indennità per lavoro ridotto anche nel 2021. Per il periodo da marzo a maggio 2021 si dovrà aumentare il numero di indennità giornaliere per gli assicurati che ne avranno diritto.

Programma per i casi di rigore - Il Consiglio federale chiede di aumentare i fondi a favore dei programmi cantonali per i casi di rigore a un totale di 10 miliardi di franchi. Di questi, 6 miliardi sono previsti per le piccole e medie imprese con una cifra d’affari annuale fino a 5 milioni di franchi. I costi saranno assunti per il 70% dalla Confederazione (4,2 mia.) e per il 30% dai Cantoni (1,8 mia.). Altri 3 miliardi saranno destinati alle imprese più grandi solitamente attive in tutta la Svizzera che realizzano una cifra d’affari annuale superiore a 5 milioni di franchi.

Aiuti anche alle grandi imprese - La legge disciplina ora inequivocabilmente la competenza dei Cantoni («principio di sede dell’impresa» e non «principio di sede della succursale»). I contributi alle imprese più grandi saranno finanziati interamente dalla Confederazione. I Cantoni rimarranno responsabili del disbrigo delle richieste, ma la Confederazione stabilirà norme vincolanti a livello nazionale per tali contributi.

Un miliardo di riserva - L’attuale riserva del Consiglio federale a favore dei Cantoni particolarmente colpiti sarà aumentata di 250 milioni a 1 miliardo di franchi. L’Esecutivo deciderà in un secondo tempo la chiave di ripartizione di questa riserva.

Necessità di modifiche - La Confederazione e i Cantoni hanno nel frattempo verificato l’impostazione degli aiuti per i casi di rigore sulla base di prime esperienze pratiche constatando la necessità di apportarvi modifiche. In particolare, sono stati esaminati gli attuali valori massimi nominali per i contributi a fondo perso. Se l’impresa partecipa al risanamento è possibile aumentare l’importo dei contributi. In tal modo si intende garantire che i contributi a fondo perso supplementari siano concessi soltanto alle imprese che hanno buone probabilità di proseguire l’attività a lungo termine, al fine di salvaguardare i posti di lavoro in Svizzera.

L’ordinanza adeguata sarà sottoposta al Consiglio federale verosimilmente il 5 marzo 2021, ossia al termine delle discussioni in corso con le commissioni parlamentari competenti e i Cantoni.

Assicurazione contro la disoccupazione e lavoro ridotto - Per il periodo da marzo a maggio 2021 il numero di indennità giornaliere versate agli assicurati dovrà essere aumentato (66 indennità giornaliere supplementari). Tale norma si applicherà a tutte le persone che il 1° marzo avranno ancora diritto alle indennità. Si dovrà inoltre abrogare temporaneamente il termine di preannuncio per il lavoro ridotto e prorogare fino a sei mesi la durata di validità delle autorizzazioni del lavoro ridotto. Al Consiglio federale sarà poi delegata la competenza di prolungare la durata massima di riscossione delle indennità per lavoro ridotto dagli attuali 18 a un massimo di 24 mesi nel corso di due anni.

Viene chiesto infine che la Confederazione si assuma i costi per il lavoro ridotto anche nel 2021. Ciò determina un onere supplementare per le finanze federali attualmente stimato a un massimo di 6 miliardi di franchi e richiede una modifica della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione.

Altri adeguamenti - Altri adeguamenti riguardano la custodia di bambini (sostegno a posteriori alle istituzioni per la custodia di bambini complementare alla famiglia gestite dagli enti pubblici) e il settore della cultura (versamento retroattivo d'indennizzi delle perdite degli operatori culturali).

Riattivazione crediti COVID-19 - Proseguono anche i lavori preparatori per la riattivazione dei crediti COVID-19. Attualmente, nella maggior parte dei casi i provvedimenti di sostegno consistono in contributi a fondo perso concessi tramite i programmi cantonali per i casi di rigore. Poiché sono già stati avviati in tutti i Cantoni, questi programmi permettono di versare più velocemente i fondi alle imprese. Al momento il mercato creditizio funziona bene. I lavori preparatori e i colloqui con le banche vengono portati avanti affinché in caso di necessità si possa riattivare rapidamente il programma di fideiussioni solidali.

Per quanto concerne i crediti COVID-19 del 2020 ancora in essere, l’Esecutivo ha deciso di non adeguare i tassi d’interesse alla fine di marzo 2021 per i prossimi 12 mesi dal momento che non ci sono nuovi sviluppi di mercato. Approva inoltre il fatto che le banche rimandino i primi ammortamenti al massimo al primo trimestre del 2022 e che quindi tengano debitamente conto del perdurare della crisi e della situazione finanziaria dei mutuatari.

 

 

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