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BERNAQuadri a Berna: «Contro il terrorismo islamico più controlli ai confini»

04.11.20 - 17:06
Il Consigliere nazionale chiede al Consiglio federale di fare pressione sull'Italia affinché chiuda i propri porti
Tipress
Quadri a Berna: «Contro il terrorismo islamico più controlli ai confini»
Il Consigliere nazionale chiede al Consiglio federale di fare pressione sull'Italia affinché chiuda i propri porti

BERNA - Inasprire i controlli al confine, irrigidire le regole di ammissione di migranti e attivarsi presso l’Italia affinché torni a chiudere i propri porti all’immigrazione clandestina. Sono queste le richieste contenute in una mozione presentata dal Consigliere nazionale della Lega dei ticinesi, Lorenzo Quadri, durante la sessione speciale al Consiglio federale.

Richieste che vengono motivate col fatto che spesso i terroristi di matrice islamica riescono ad oltrepassare i confini nazionali e stabilirsi nei paesi europei.  Quadri cita l'esempio di Aouissaoui Bahrain, il terrorista islamico tunisino che ha trucidato tre persone a Nizza. Era sbarcato a Lampedusa ad inizio ottobre come finto rifugiato. Anis Amri, l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016. «Al momento dello sbarco Amri si dichiarò minorenne e fu trasferito in un centro per minori in Sicilia» scrive Quadri. E poi cita ancora il caso della Francia dove varie parti politiche invocano una legislazione “di guerra” per far fronte al terrorismo islamico. « E’ evidente - scrive Quadri nella sua mozione - che la Svizzera non è affatto attrezzata per fronteggiare la minaccia del terrorismo islamico. Al contrario, l’esagerata cultura dell’accoglienza a vantaggio di migranti economici rischia di trasformarla (se già non l’ha trasformata) nel paese del Bengodi per islamisti».

Da qui la richiesta di prendere provvedimenti per arginare il possibile arrivo dei «migranti economici tra i quali si annidano i terroristi».

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