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Cambiamenti in vista anche per la "lista rossa"

SVIZZERACambiamenti in vista anche per la "lista rossa"

28.10.20 - 13:22
L'incidenza di casi in Svizzera è più alta di alcuni paesi inclusi nell'elenco, come Spagna, Francia e Regno Unito
Keystone (archivio)
Cambiamenti in vista anche per la "lista rossa"
L'incidenza di casi in Svizzera è più alta di alcuni paesi inclusi nell'elenco, come Spagna, Francia e Regno Unito
Attualmente viene incluso ogni territorio che presenta un valore superiore ai 60 casi ogni 100'000 abitanti (e noi siamo a 762).

BERNA - La cosiddetta "lista rossa", ovvero l'elenco degli Stati e delle regioni con rischio elevato di contagio stilato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), è da qualche settimana al centro delle discussioni. La Svizzera infatti, nella sua attuale situazione, risulta messa peggio di molti Paesi inclusi nella suddetta lista. E ora il "ministro" della sanità elvetico, Alain Berset, intende porre degli aggiustamenti.

Secondo quanto anticipato ieri dal Blick, il Consiglio federale intende modificare il criterio utilizzato per determinare la pericolosità di una regione, al momento fissato a 60 casi ogni 100'000 abitanti (con l'eccezione riservata alle zone di confine). Una cifra che in Svizzera abbiamo superato ormai da settimane.

La nuova formula - che potrebbe essere comunicata nell'attesa conferenza stampa di oggi pomeriggio - si chiamerebbe "CH+60" che, in parole semplici, significa che a essere inclusi nella "lista rossa" saranno i paesi che, sull'arco di 14 giorni, presentano un'incidenza che supera di 60 quella attualmente registrata in Svizzera. Traducendo il tutto in numeri: con gli attuali 762 casi su 100'000 abitanti registrati nel nostro paese, il valore per essere inclusi nella lista salirebbe a 822.

In questo modo, molte delle nazioni europee che attualmente popolano l'elenco* sarebbero rimosse. È il caso di Francia (629), Spagna (446), Gran Bretagna (416) e Portogallo (323). Tra i paesi del Vecchio continente solamente il Belgio (1'391) e la Repubblica Ceca (1'380) resterebbero nella lista. Non va però scordato che in questa possono essere inserite anche singole regioni a rischio.

Nessun cambiamento sarebbe invece previsto, scrive inoltre il Blick, sul fronte della quarantena, che resterebbe fissata a dieci giorni.

*La lista è stata aggiornata l'ultima volta lo scorso 12 ottobre.

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