Lo ha deciso la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio Nazionale
BERNA - La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio Nazionale (CSSS-N) ha deciso, in seconda battuta, di sostenere gli esperimenti di ricerca con distribuzione controllata della cannabis.
Per questi studi dovrà tuttavia solo essere impiegata marijuana proveniente da canapa biologica svizzera. Lo indica una nota odierna dei Servizi del Parlamento.
Con 13 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astensioni, la Commissione chiede Consiglio Nazionale di ancorare questo principio nella legge: secondo la maggioranza «in questo modo la sperimentazione andrebbe a beneficio dell'agricoltura svizzera».
Per quanto riguarda gli altri punti del dossier la CSSS-N ha seguito in larga misura le proposte del Consiglio federale. Nella votazione complessiva ha approvato il progetto di legge governativo con 17 voti favorevoli e 8 contrari. Il Consiglio nazionale dovrebbe occuparsene nella sessione di primavera.
In un primo tempo, lo scorso novembre, la Commissione si era opposta al testo, che prevede la distribuzione di canapa in modo controllato a scopo ricreativo nel quadro di studi di ricerca. Per il Consiglio nazionale era però necessario che nella legge sugli stupefacenti venisse inserito un articolo riguardante questa sperimentazione, per creare una base giuridica per un periodo di 10 anni.
All'origine di tutta la questione vi è un'autorizzazione negata all'Università di Berna di condurre uno studio sul cannabis: in quell'occasione l'Ufficio federale della sanità pubblica aveva motivato il suo "no" con la mancanza di una base giuridica. Su invito della sua Camera, la Commissione ha quindi dovuto tornare ad esaminare in dettaglio il testo.
Durante la sessione, al consiglio Nazionale, l'UDC e la maggioranza del gruppo di centro, che riunisce PPD, PBE e PEV si sono opposti all'articolo. Ci da queste file bisognerà ora aspettarsi diversi interventi parlamentari per mettere i bastoni fra le ruote a questi studi sul cannabis.