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GINEVRALa lingua dei segni entra in Parlamento

13.01.20 - 12:09
«L'interpretazione in lingua dei segni è molto fluida e noi sordi potremo finalmente seguire questi dibattiti come tutti gli altri cittadini. Ne abbiamo il diritto»
Keystone - foto d'archivio
La lingua dei segni entra in Parlamento
«L'interpretazione in lingua dei segni è molto fluida e noi sordi potremo finalmente seguire questi dibattiti come tutti gli altri cittadini. Ne abbiamo il diritto»

GINEVRA - Dopo una prima sessione di prova nel dicembre 2019, la Federazione Svizzera dei Sordi è lieta di annunciare che da questo mese di gennaio 2020, tutte le sessioni del Gran Consiglio del Cantone di Ginevra saranno ufficialmente trasmesse su Internet con sottotitoli e interpretazione in lingua dei segni. Si tratta di una grande novità in Svizzera e di un grande passo avanti nell'accessibilità universale delle persone sorde e audiolese.

La Federazione Svizzera dei Sordi SGB-FSS, che da molti anni si impegna a favore dell'accessibilità alle informazioni politiche per i cittadini sordi e audiolesi, si congratula oggi calorosamente con il Cantone di Ginevra. Infatti, anche se ufficialmente i dibattiti parlamentari siano pubblici, finora erano totalmente inaccessibili ai cittadini sordi.

Stéphane Beyeler, vice-direttore della sede della Svizzera romanda della Federazione svizzera dei sordi e lui stesso sordo, ha testato la trasmissione in lingua dei segni dei dibattiti del Gran Consiglio di Ginevra durante la seduta di prova in dicembre e si è detto molto soddisfatto: «L'interpretazione in lingua dei segni è molto fluida e noi sordi potremo finalmente seguire questi dibattiti come tutti gli altri cittadini. Ne abbiamo il diritto».

Con l'introduzione di questa misura e con il sostegno del partner svizzero TXT, il Gran Consiglio del Cantone di Ginevra è un vero pioniere in Svizzera. La Federazione svizzera dei sordi auspica ora che questo esempio venga presto ripreso dalla Confederazione e dai Parlamenti degli altri cantoni svizzeri, in modo che i cittadini sordi di tutta la Svizzera possano finalmente avere accesso alle informazioni politiche come qualsiasi altro cittadino.

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