Un'iniziativa della Commissione della sicurezza sociale e della sanità degli Stati chiede che il contributo di solidarietà non sia conteggiato nel calcolo delle prestazioni complementari
BERNA - Le vittime di collocamenti coatti, cui è stato riconosciuto un contributo di solidarietà di 25 mila franchi a titolo di riparazione, non vanno penalizzate a livello di prestazioni complementari (PC).
È quanto prevede un'iniziativa parlamentare adottata dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S).
Partendo da casi concreti, la commissione fa notare che i beneficiari del contributo versato loro a titolo di riparazione morale non è considerato come un reddito nel calcolo delle PC, ma come parte della sostanza, con la possibile conseguenza che tali prestazioni vengano ridotte o addirittura azzerate.
Per evitare questa doppia penalizzazione, si legge in una nota odierna dei servizi parlamentari, la CSSS-S ha presentato un'iniziativa parlamentare che, se accolta anche dall'omologa commissione del Nazionale, potrebbe sfociare già entro la fine di quest'anno in una modifica legislativa che corregga questa situazione.
Secondo la CSSS-S, tale procedura andrebbe preferita ad una mozione, mediante la quale il Parlamento affiderebbe al Consiglio federale un mandato corrispondente. In Commissione si è sottolineato che si tratterebbe di una soluzione eccezionale presumibilmente a favore di poche persone che nella loro infanzia hanno subito collocamenti coatti e persone internate per decisione amministrativa.