Cerca e trova immobili
Lo farà, in particolare, se non verrà fornita alcuna garanzia di protezione effettiva della foresta tropicale e dei lavoratori locali
BERNA - L'accordo di libero scambio raggiunto fra il Mercato comune dell'America meridionale (Mercosur) e l'Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte anche la Svizzera, continua a suscitare reazioni critiche. Dopo l'opposizione dei Verdi, che ventilano l'idea di un referendum, anche il Partito socialista ha deciso di sostenere la causa degli ecologisti.
«La presidenza del PS svizzero ha deciso oggi di sostenere un referendum contro l'accordo se non viene fornita alcuna garanzia di protezione effettiva della foresta tropicale e dei lavoratori locali», indica il Partito socialista in una nota odierna, aggiungendo che la firma dell'accordo è «attualmente impensabile».
«Negli accordi di libero scambio, è imperativo che i capitoli sulla sostenibilità siano applicati e giuridicamente vincolanti. Ciò non è il caso per il Brasile», sostiene il presidente del PS, Christian Levrat, citato nel comunicato. Secondo i socialisti, il governo del presidente brasiliano Jair Bolsonaro non rispetta gli obblighi in materia di ambiente.
La scorsa domenica, in una presa di posizione, i Verdi hanno invitato il Consiglio federale a sottoporre l'accordo a referendum facoltativo. La presidente Regula Rytz, contattata da Keystone-ATS, ha già annunciato che il suo partito si opporrà in parlamento, ma se l'intesa sarà accolta dal legislativo, gli ecologisti sosterranno il lancio di un referendum. Proprio questo punto sarà al centro delle discussioni in occasione dell'Assemblea dei delegati in programma questo weekend a Rapperswil-Jona (SG).
