Cerca e trova immobili

BERNA«Quella diga non s'ha da fare»

09.08.19 - 15:58
La progettazione di un nuovo bacino idrico vicino al ghiacciaio del Trift trova l'opposizione di un neonato comitato che bivaccherà nella zona per protesta
Keystone
Per gli oppositori è giusto che «gli ultimi paesaggi alpini rimasti vadano preservati»
Per gli oppositori è giusto che «gli ultimi paesaggi alpini rimasti vadano preservati»
«Quella diga non s'ha da fare»
La progettazione di un nuovo bacino idrico vicino al ghiacciaio del Trift trova l'opposizione di un neonato comitato che bivaccherà nella zona per protesta

BERNA - La progettazione di un nuovo bacino idrico nell'Oberland bernese, vicino al ghiacciaio del Trift, non piace a tutti. Un neonato comitato, appoggiato anche da consiglieri nazionali, vuole esprimere la propria opposizione con un bivacco nella zona antistante al ghiacciaio.

Il comitato chiede in un comunicato odierno che gli ultimi paesaggi alpini rimasti siano preservati. A suo avviso, il lago artificiale non serve né per la trasformazione energetica né per tutelare il clima, bensì esistono alternative più ragionevoli.

Ad esempio, se lo stesso investimento venisse fatto in nuovi impianti fotovoltaici, si otterrebbe una produzione doppia di energia elettrica, sottolinea il comitato. Il gruppo ha ricevuto il sostegno di alcuni deputati a Berna, come Silvia Semadeni (PS/GR), Martina Munz (PS/SH) e Thomas Weibel (PVL/ZH).

Kraftwerke Oberhasli, affiliata di BKW, intende costruire il nuovo bacino nella zona del ghiacciaio Trift. Il progetto prevede costi per circa 400 milioni di franchi. L'azienda elettrica ha presentato al canton Berna la domanda per essere autorizzata ai lavori, al momento ancora in sospeso.

Alcune organizzazioni ambientaliste come Pro Natura e WWF non si oppongono all'idea. Dopo diversi anni hanno infatti dato il proprio consenso, ritenendo che il progetto possa salvare delle risorse idriche. Hanno per contro sollevato obiezioni Aqua Viva e l'associazione del Grimsel.

Il ritiro del ghiacciaio negli ultimi anni ha portato alla formazione di un lago nell'area anteriore. Ora si vuole circoscrivere lo specchio d'acqua, creando il bacino. Esso dovrebbe produrre annualmente 145 gigawattora di corrente, che corrisponde al consumo medio di 30'000 famiglie.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Fufabi 4 anni fa su tio
L'unica alternativa che è piuttosto amica dell'ambiente e del clima è il nucleare. Tutte le altre o sono amiche del clima o amiche dell'ambiente, ma mai entrambi

pontsort 4 anni fa su tio
Risposta a Fufabi
Vallo a dire a chi si ritrova la miniera di uranio vicino a casa

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a Fufabi
Hai scritto "piuttosto" proprio perché non è energia del tutto pulita, le scorie vanno stoccate e gli ambienti di stoccaggio non sono mai sicuri!

Thor61 4 anni fa su tio
Risposta a pontsort
È il controsenso di una energia davvero pulita, in senso generale, peccato che poi si debba stoccare l'uranio utilizzato. Pensa che perfino Billa Gates, dice che per avere energia pulita ci vorrebbero le centrali nucleari, solo più piccole a suo dire.

curzio 4 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Nucleare non significa solo uranio. C'è chi è al lavoro per sviluppare i reattori al torio, tecnologia molto promettente.

Thor61 4 anni fa su tio
Risposta a curzio
Grazie per l'informazione, non ero al corrente dell'uso del torio.

Tato50 4 anni fa su tio
Tutti reclamano energia pulita e quando la si vuol fare remano contro. La Semadeni a volte va un pochino in confusione; vabbè è comprensibile, mette in naso dappertutto.

vulpus 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Bisogna decidersi un qualche momento: facciamo 100 passi indietro e ricominciamo come 100 anni fa, oppure continuiamo, ben accettando l'energia pulita che la CH riesce a produrre senza creare problemi particolari.
NOTIZIE PIÙ LETTE