Il Dipartimento federale dell'economia ha precisato che non esiste alcuna base legale per sostenere tale divieto
BERNA - I pezzi di ricambio e i componenti di assemblaggio dei sistemi di difesa antiaerea possono essere riesportati verso l'Arabia Saudita. Lo indica oggi il Dipartimento federale dell'economia (DEFR), precisando che non esiste alcuna base legale per sostenere tale divieto. Il Consiglio federale ne è stato informato ieri.
I pezzi di ricambio per i sistemi di difesa antiaerea erano stati importati in Svizzera a scopo di riparazione e manutenzione. Al termine dei lavori avrebbero dovuto essere riesportati verso Riad.
Il 31 ottobre scorso, tuttavia, il Governo aveva bloccato tale riesportazione a titolo preventivo, in attesa delle decisioni dell'ONU e dell'UE nei confronti dell'Arabia Saudita, verso la quale la comunità internazionale aveva espresso crescente riprovazione dopo l'uccisione del giornalista Jamal Kashoggi nell'ambasciata saudita ad Istanbul.
La mancanza di una base legale sulla quale fondare la decisione di non riesportazione equivale de facto a un sequestro di beni che sono già di proprietà di Riad, sottolinea il DEFR nella nota per spiegare l'annullamento del divieto.
Stando a una decisione del Consiglio federale dell'aprile 2016, le domande relative ad armi leggere, munizioni, granate a mano nonché accessori e pezzi di ricambio che presentano un alto rischio di utilizzo per violazioni dei diritti umani o nel conflitto in Yemen vengono sistematicamente respinte, conclude la nota.