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SVIZZERAFallimenti, giro di vite per evitare abusi

26.06.19 - 12:58
Già oggi, ha comunque ricordato il Consiglio federale in una nota, il giudice può ordinare un divieto di esercitare un'attività a chi commette un reato fallimentare
Keystone
La nuova legge nasce da una mozione di Hans Hess (PLR/OW)
La nuova legge nasce da una mozione di Hans Hess (PLR/OW)
Fallimenti, giro di vite per evitare abusi
Già oggi, ha comunque ricordato il Consiglio federale in una nota, il giudice può ordinare un divieto di esercitare un'attività a chi commette un reato fallimentare

BERNA - Le restrizioni per chi commette un reato in materia di fallimento e tenta di rifarsi in una nuova azienda devono essere maggiori. Per meglio lottare contro gli abusi, il Consiglio federale ha elaborato una nuova legge in questo ambito e ha trasmesso oggi al Parlamento il relativo messaggio.

Già oggi, ricorda l'esecutivo in una nota, il giudice può ordinare un divieto di esercitare un'attività a chi commette un reato fallimentare e vietarle di svolgere una funzione in un'impresa. Tuttavia anche in casi di abusi manifesti si rinuncia spesso a un'applicazione coerente del diritto perché vi sono troppi ostacoli.

Con il nuovo progetto il governo intende stabilire un nesso tra diritto penale e diritto del registro di commercio. Il divieto di esercitare iscritto nel casellario giudiziale sarà comunicato anche agli uffici del registro di commercio, affinché questi possano provvedere a cancellare dal registro le persone interessate.

Per ridurre ulteriormente i rischi di abusi saranno inoltre adottate misure preventive nel diritto delle obbligazioni e nel diritto dell'esecuzione e del fallimento. La popolazione avrà per esempio la possibilità di svolgere ricerche di persone nel registro di commercio. Il documento dovrà indicare chiaramente le funzioni che ognuno svolge in una data impresa.

Un'altra novità riguarda la giurisprudenza del Tribunale federale sul divieto del trasferimento del mantello giuridico. Questa viene codificata nella legge e viene soppressa la possibilità di rinunciare con effetto retroattivo alla revisione obbligatoria.

I creditori di diritto pubblico, come ad esempio le amministrazioni delle contribuzioni, potranno scegliere se proseguire un'esecuzione per via di pignoramento o di fallimento. Ne risulterà un aumento delle dichiarazioni di fallimento delle società con un'eccedenza di debiti e i danni subiti dai creditori di diritto pubblico potranno essere contenuti.

La nuova legge, nata da una mozione del 2012 di Hans Hess (PLR/OW), vuole essere un complemento alla revisione del diritto della società anonima e del diritto del registro di commercio.

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