Cerca e trova immobili

SVIZZERAUe: la Svizzera non viene tolta dalla lista grigia

10.06.19 - 14:22
Diversi diplomatici europei hanno indicato che è solo una questione procedurale
Ti-Press
L'UE a fine 2017 aveva stilato una "lista nera" e una "lista grigia" dei paradisi fiscali.
L'UE a fine 2017 aveva stilato una "lista nera" e una "lista grigia" dei paradisi fiscali.
Ue: la Svizzera non viene tolta dalla lista grigia
Diversi diplomatici europei hanno indicato che è solo una questione procedurale

BERNA - Dopo il "sì" popolare al progetto Riforma fiscale e finanziamento dell'AVS (RFFA), approvato in votazione lo scorso 19 maggio, la Svizzera dovrebbe essere stralciata dalla lista grigia dei paradisi fiscali. È quanto aveva promesso l'Ue, ma la questione al momento non figura all'ordine del giorno della prossima riunione dei ministri europei delle finanze, in programma venerdì in Lussemburgo.

Lo scorso 19 maggio, in seguito all'approvazione della riforma, il presidente della Confederazione Ueli Maurer aveva chiesto la cancellazione della Svizzera dalla lista grigia, poiché Berna dispone ora di un sistema fiscale compatibile con l'OCSE e l'UE. Secondo la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI), lo stralcio sarebbe dovuto avvenire "più in fretta possibile".

L'UE a fine 2017 aveva stilato una "lista nera" e una "lista grigia" dei paradisi fiscali: la prima riguardava i Paesi non cooperativi in materia fiscale, mentre la seconda era destinata agli Stati che avevano promesso di apportare alcune modifiche a livello fiscale, tra cui la Confederazione.

Ragioni "procedurali", non politiche - Nonostante le promesse iniziali, attualmente la Svizzera figura ancora sulla lista grigia e i ministri delle finanze dell'Unione europea non tratteranno a breve la questione.

Diversi diplomatici europei hanno indicato all'agenzia Keystone-ATS che ciò non è legato a questioni politiche - ad esempio l'accordo quadro istituzionale - ma piuttosto a ragioni puramente procedurali.

Lo stralcio dalla lista grigia deve infatti essere prima proposto dal gruppo di lavoro dell'Ue per le questioni fiscali, il quale si è riunito lo scorso 20 maggio, all'indomani della votazione sulla RFFA in Svizzera. In quell'occasione, il gruppo di lavoro si è limitato a prendere conoscenza dell'esito della votazione, ha spiegato un diplomatico. La nuova legge deve entrare in vigore nella Confederazione prima che l'Ue possa agire.

Secondo la SFI, il Consiglio federale dovrebbe fissare l'entrata in vigore della RFFA per il primo gennaio 2020. Se la data dovesse essere comunicata entro fine luglio, il gruppo di lavoro dell'Ue potrebbe chiedere l'eliminazione della Svizzera dalla lista grigia in occasione della riunione in programma il prossimo 5 luglio. A causa della pausa estiva, tuttavia, i ministri delle finanze dell'Ue non si pronunceranno prima di ottobre.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Maxy70 4 anni fa su tio
Ovviamente, fino a che la barca va, ergo: fino a quando il ricatto istituzionalizzato funziona, la Svizzera supplica inutilmente, PAGA e da lavoro ai disoccupati UE ("grazie" alla catastrofica libera circolazione), lasciala andare! Rimarremo nella lista nera, grigia, blu a stelline gialle, fino alla consumazione dei secoli, se non ci decidiamo a reagire! Swiss Exit!

Zico 4 anni fa su tio
Ieri sera la TSI ha trasmesso il film 'i giorni più bui'. l'Inghilterra avrebbe dovuto piegarsi alla Germania di Hitler. i governanti volevano 'trattare con Hitler per il tramite di Mussolini'. Solo uno si oppose: Winston Churcill, dopo aver preso la decisione di parlare con un pò di gente qualunque nella metropolitana di Londra. sarebbe un fil da far vedere ai nostri governanti. chissà che non si sveglino e comincino a capire chei dirigenti UE usa altri metodi ma lo scopo finale da raggiungere sia il dominio su tutta l'Europa! senza libertà e senza possibilità di ricorso.

Bandito976 4 anni fa su tio
E chi se ne fotte. Tanto stiamo meglio noi che non siamo nella fallita Europa. Da quando è stata costituita ci sono stati solo fallimenti su tutti i fronti. Basta che esce qualche altro paese oltre alla Gran Bretagna e il castello di carte crolla

Orso 4 anni fa su tio
E fanno bene. Scusate ma la svizzera non sta ancora applicando quello che è stato votato. Ad oggi si è ancora sistema vecchio e quindi perche ora vogliamo subito la modifica? Mettetevi nei panni della ue

Wunder-Baum 4 anni fa su tio
Però quanto la Svizzera paga per poter tenere in piedi un accordo, questo non è ul elemento per accelletare un attimino il tutto ! Signor Cassis, picchi un attimino i pugni sul tavolo, altrimenti resteremo sempre un paese bollato di grigio !

Tato50 4 anni fa su tio
Promesse da marinaio. Non hanno tempo di chinarsi sul tema? Aspettano che ci inchiniamo di nuovo noi ? Massa di farabutti ricattatori-;(((

sedelin 4 anni fa su tio
la punizione dopo la mancata firma della svizzera :-(

tirannosaurosex 4 anni fa su tio
Lista grigia nera o marrone? E chissenefrega! La qualità Svizzera è inimitabile da qualsiasi paese al mondo e sappiamo tutti che chi lavora bene e produce prodotti di alta qualità vende senza problemi malgrado ci siano blacklist e altre cagate!

streciadalbüter 4 anni fa su tio
Caro Alan Al f:scritto perfettamente che condivido come spero la maggioranza degli Svizzeri.Mediante l`euro l`UE controlla l`economia di una nazione e controllando l`economia ha in manoi tutta la nazione.

streciadalbüter 4 anni fa su tio
dxbuae:condivido pienamente quanto da lei scritto.Quando i nostri federali faranno i nostri interessi e non quelli della fallita UE le cose andranno meglio.Ci chiami o Patria?

Thor61 4 anni fa su tio
Per fare il bene (MAI il nostro) dell'UE si cede ad ogni richiesta, giustamente poi per ringraziamento ti si fanno anche le scarpe, o anche il lato B a seconda delle abitudini!!! W l'U.E.!!!

dxbuae 4 anni fa su tio
La chi? L'UE? E' avvilente vedere come un branco di ladroni capeggiati da un ubriacone (Juncker) sputacchino sul nostro paese. Loro che, falliti in ogni settore, ancora ci trattano come se fossimo dei terroristi.
NOTIZIE PIÙ LETTE