Tutti i tagli sul budget proposti dalla sinistra sono stati rispediti al mittente. Cattaneo: «I crediti sono fondamentali per lo sviluppo e per aumentare l'attrattività del grigioverde»
BERNA - Il messaggio sull'esercito 2019 ha ricevuto oggi il via libera del Consiglio nazionale, che lo ha approvato con 177 voti a favore, tre astenuti e zero opposizioni. Gli investimenti ammontano a circa due miliardi di franchi: tutti i tagli proposti dalla sinistra sono stati rispediti al mittente, come già in sede di commissione.
«I crediti sono fondamentali per lo sviluppo dell'esercito, ad esempio per migliorarne equipaggiamento e istruzione, oltre che per aumentare la sua attrattiva», ha sottolineato il relatore di maggioranza Rocco Cattaneo (PLR/TI). Due gli ambiti prioritari individuati dal Consiglio federale nell'elaborazione del messaggio: perfezionare i mezzi d'esplorazione e modernizzare la logistica.
Il budget è così suddiviso: 861 milioni per il programma d'armamento, 762 milioni per il materiale e 414 milioni per il programma degli immobili del Dipartimento federale della difesa. Inoltre è stata apportata una modifica della legge militare.
Mortai controversi - Per quanto riguarda l'armamento, l'unico tesoretto (118 milioni) messo in dubbio è stato quello destinato a mandare in pensione l'attuale mortaio da 8,1 centimetri, in uso da oltre 40 anni, usato da fanteria e forze speciali. «Tale modello è obsoleto», ha dichiarato Roger Golay (MCG/GE): «Pensare che una sostituzione sia inutile è utopia».
Secondo il governo e la destra, una nuova arma di questo tipo è fondamentale, dato che può essere impiegata più rapidamente e con maggiore precisione. Stando alla consigliera federale Viola Amherd, «i recenti mortai hanno un computer balistico, che evita danni collaterali nelle zone edificate».