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SVIZZERAUno stupratore su cinque paga soltanto una pena pecuniaria

31.05.19 - 06:05
Seppur riconosciuti colpevoli, numerosi stupratori non finiscono dietro le sbarre. Ora il Consiglio federale intende inasprire la legge
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Uno stupratore su cinque paga soltanto una pena pecuniaria
Seppur riconosciuti colpevoli, numerosi stupratori non finiscono dietro le sbarre. Ora il Consiglio federale intende inasprire la legge

ZURIGO - L’anno scorso in Svizzera 527 uomini sono stati accusati di stupro. Si tratta della cifra più alta degli ultimi dieci anni. Da un’analisi delle statistiche, nel 2017 uno stupratore su cinque è stato condannato a una pena detentiva sospesa con la condizionale (che gli evita il carcere), cavandosela con il solo pagamento di una pena pecuniaria.

La consigliera nazionale Udc Andrea Geissbühler reputa tutto ciò «intollerabile»: «Non possono esistere pene detentive sospese condizionalmente per stupro», dice. Per i reati sessuali sarebbe per cui opportuno, secondo Geissbühler, inasprire le condanne. Così come, nel contempo, sempre secondo la consigliera nazionale, andrebbero inasprite le pene per le false accuse.

Il fatto che gli stupratori non vadano in carcere dovrebbe in ogni caso appartenere al passato: il Consiglio federale intende portare la pena minima a 24 mesi di reclusione, di cui almeno sei da espiare. Le condanne sospese condizionalmente verrebbero quindi rimosse.

Inoltre, il Consiglio federale intende ridefinire il reato: anche gli uomini dovrebbero poter essere considerati vittime, visto che anche “altri tipi di atti sessuali” dovrebbero essere definiti stupro, non solo la penetrazione vaginale.

Secondo la portavoce di Amnesty International Alexandra Karle, tale estensione può andare bene, ma visto che lo stupro presuppone tuttora l’uso della forza, per la legge la vittima deve essere comunque in grado di giustificare per quale motivo non abbia opposto resistenza. Alcuni stupratori perpetrano una pressione psicologica sulle loro vittime, impedendo alle stesse di reagire. «Il fatto che la legge richieda tutto questo, per timore molte donne non denunciano i loro stupratori. E maturano, per di più, forti sensi di colpa per non essersi opposte alle violenze».

 

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COMMENTI
 

Maxy70 4 anni fa su tio
L'art. 190 del CPS é chiaro, per violenza carnale la pena comminata é da 1 a 10 anni, senza possibilità di condizionale. Nei casi in cui viene concessa la condizionale evidentemente (possa piacere o NON piacere...) sono state riconosciute delle attenuanti. Concordo che non vi dovrebbe essere differenza se la vittima é donna o uomo.

lollo68 4 anni fa su tio
Perché non pensate a quanto tempo ci vuole per la vittima per "dimenticare" la violenza subita? Una vita non basta! I 24 mesi sono ridicoli.

ni_na 4 anni fa su tio
24 mesi di cui 6 da espiare? E i restanti 18 mesi? A pensare al prossimo delitto da compiere?

matteo2006 4 anni fa su tio
Spesso accade, puoi mettere pollice su o giù alla fine cambia poco la confusione è massima, perchè leggi il titolo e pensi una cosa, poi leggi l'articolo e dice tutto il contrario di tutto allora sei così confuso che tiri una monetina per decidi quale pollicione cliccare. In ogni caso rimane il dubbio su quali siano le reali motivazioni su quell'unico pollice su a questo articolo.

Tato50 4 anni fa su tio
La pena minima a 24 mesi ? No ma, cari (per modo di dire) Consiglieri Federali, non avete capito che si tratta di uno dei reati più odiosi che ci possano essere e che le vittime si porteranno dentro per anni e anni, se tutto va bene ? Qui si rasenta il ridicolo con il "garantismo", anche per altri reati. Siete da denunciare per "favoreggiamento" ;-(((((

matteo2006 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Tato il ridicolo secondo me lo si rasenta nell'altro blog dove negli usa impediscono alle donne di abortire in caso di stupro e c'era gente che concordava con questa decisione paventando una vita in adozione o orfanotrofi a questi bambini come se fosse la soluzione al dolore di una donna che ha subito una violenza e al bambino di vivere una vita felice senza genitori.

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Matteo, hai perfettamente ragione e non sono "entrato" nell'argomento perché si parlava della nostra Nazione. Essere violentata e non poter abortire mi sembra una seconda violenza sulle donne. Certi stati permettono di farlo nelle prime 6 settimane, altri solo se la vita della donna è in pericolo. Se ci sarà uno Stato che permette l'aborto ci sarà il "turismo" per chi se lo può permettere. Un po' come "la dolce morte" praticata da noi dove gli stranieri sono in continuo aumento ( escludo Exit, dove sono socio che è solo per i cittadini che vivono in Svizzera). Questo almeno dicono ....
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